L’ORECCHIO DI DIONISIO

“L’ORECCHIO DI DIONISIO” è la rubrica che prende il nome dalla grotta con l’entrata a forma di orecchio d'asino, che si trova nell'antica cava di pietre, la latomia del Paradiso, vicino al teatro greco di Siracusa. La tradizione vuole che fu il tiranno Dionisio a farla scavare per rinchiudervi i prigionieri. Appostandosi all'interno di una cavità superiore, ascoltava i loro discorsi.
L’intento nostro è di riportare quello che si dice su alcune questioni, senza il nostro diretto intervento, ma che merita di essere ascoltato dalle autorità competenti.

Ieri mattina, lunedì 11 Agosto, a Villalago c’è stato il consueto mercato con bancarelle lungo Via Don Giovanni Bosco e Via Difesa. L’amministrazione comunale ha ritenuto di vietare l’accesso alle macchine, in entrata e uscita, nel tratto di Via Roma che va dal quadrivio (vicino al Parco della Rimembranza) alla Piazza. 
Chi viene da Scanno, ma anche da Sulmona, per entrare in paese deve deviare in Via Carmine Gatta per ricongiungersi con Via Difesa e proseguire lungo questa strada per poi immettersi in Via Renzo Sciore per andare nei rioni delle Baracche e Arapezzana, ma anche al Comune o al forno.
Qualcuno in Piazza Celestino Lupi ha raccontato ad una cerchia di persone della difficoltà che incontravano le macchine a percorrere Via Carmine Gatta, essendo ad una sola corsia. Ogni qual volta che gli automezzi sì incrociavano bisognava trovare lo spazio adatto per passare. 
Presa via della Difesa, prima di arrivare all’incrocio con Via Renzo Sciore c’erano ai lati alcune bancarelle che restringevano la sede stradale, per cui l’incrocio con altre macchine causava ingorghi e uno dei due veicoli era costretto a fare marcia indietro per dare spazio all’altro, ma con tante difficoltà perché in ambi i sensi c’erano anche le macchine parcheggiate, per il divieto di parcheggio nel giorno di mercato in via Don Giovanni Bosco. Tra l'altro non c'era nessuno dei due vigili a dirimere il traffico.
Via Roma, dal quadrivio fino alla piazza era sgombra di bancarelle, per cui - qualcuno sosteneva - che non aveva nessuna logica la sua chiusura, soprattutto essendo Via Carmine Gatta non idonea al traffico veicolare. 
Una gentile persona vedendomi che me ne stavo in silenzio ad ascoltare mi ha apostrofato dicendomi: tu che sei un giornalista, perché non lo scrivi sul tuo giornale?
Ho promesso di farlo e per un servizio documentato sono andato anche a scattare delle foto.
Ricordo che la scorsa estate fu posto dai consiglieri di minoranza lo stesso problema, ma a quanto pare non se n’è tenuto conto.