Il Circolo Culturale Ricreativo di Frattura compie vent’anni 

L’Associazione-Circolo Culturale Ricreativo di Frattura compie i suoi primi vent'anni. Era infatti l’anno 2005 quando la richiesta, sottoscritta da numerosi giovani e non della Frazione di Frattura, venne inoltrata al Comune di Scanno per la proposta di fondazione, intitolata all’illustre fratturese Rolando Martorella, con sede presso i locali comunali che ospitavano il Centro diurno per anziani, dichiarando la finalità di "creare un centro di aggregazione e di supporto per il Circolo Anziani, ma anche per tutti coloro che, quando possono, tornano volentieri nel loro paese e desiderino trascorrere piacevolmente il tempo nel loro luogo d'origine".
L'iniziativa intrapresa venne giudicata lodevole da parte dell’Amministrazione comunale, che l’approvò con delibera n°87 del 30 Luglio 2005, soprattutto per gli scopi sociali prefissati e considerato che i promotori dell'Associazione chiesero di utilizzare i locali già destinati a sede del Centro diurno per Anziani, dopo che i propri rappresentanti (nella persona del presidente Giovannelli Marcello) ebbero espresso il loro assenso ad ospitare la neonata Associazione, nell'interesse anche di usufruire del supporto della stessa nell'ambito di iniziative e programmi da strutturare per la comunità dei cittadini di Frattura. 
In ragione di ciò l’Amministrazione assentì l'uso gratuito dei locali predetti affinché l'Associazione potesse svolgere l'attività ricreativa a favore dei propri soci, ivi compreso l'allestimento di un punto di ristoro destinato esclusivamente ai componenti del sodalizio ed ai componenti del Centro diurno per Anziani, secondo la legislazione vigente in materia e come previsto dallo Statuto dell’Associazione che di fatto prendeva vita attraverso il suo primo organigramma direttivo presieduto da Lorenzo Galante.
 In quella sede fisica, dai più conosciuta come ex-asilo (che fu locale scolastico fino al Giugno del 1972) iniziò in maniera formale, oltre che sostanziale, un progetto ben preciso che conduce fino ai giorni nostri. Da quella data in poi l’Associazione, che ha saputo nel tempo rigenerarsi negli interpreti, e ad oggi presieduta da Cristian Costantini, ha in maniera indefessa e costante intrapreso importanti iniziative di carattere sociale e culturale. 
Ha garantito attraverso le sue attività aggregative, non solo estive, un forte associazionismo, anche grazie alla sua struttura che vanta un bellissimo campo da bocce, in aggiunta a diversi locali polifunzionali, tra cui il bar gestito dall’iconico Fabrizio per buona parte dell’anno.
Ha fornito la propria partnership a diverse azioni progettuali. Tra le tante il progetto Transumanza, il progetto Missione Fluturnum Archeologia e Antropologia nella Valle del Tasso e nell’Alta Valle del Sagittario, in collaborazione con l’Università di Bologna, coordinato dall’antropologa Anna Rizzo, il progetto Residenza d’Artista in collaborazione con le Università delle Belle Arti di Napoli e Roma, promosso dall’artista Valentina Colella, il progetto De rerum Natura promosso dall'omonima Associazione e finalizzato alla rivalutazione del patrimonio tradizionale agro-alimentare locale e territoriale. 
Ha inoltre promosso eventi culturali e diverse rassegne e manifestazioni, tra cui Letture sotto le stelle, alla riscoperta delle narrazioni della tradizione orale attraverso mediazioni letterarie proprie della storia delle letteratura Italiana e oltre, e la rassegna annuale Non solo un fagiolo, tra costume, territorio e progettualità comunitarie. 
Ad oggi, restato immutato il plauso dell'Amministrazione comunale, non ultima è la finalità di alimentare nuovi interessi e nuove opportunità, nella convinzione che Frattura potrebbe avere un suo domani, figlio della propria storia e di un reinventato presente quale sguardo sul mondo ed insieme di potenzialità umane foriere di illimitate velleità progettuali da destinare ad un’auspicabile imprenditoria giovanile, se è vero com'è vero che l’impatto massiccio di quanto narrato ha contribuito ad innalzare l’attenzione, non solo dell’opinione pubblica, verso la realtà fratturese.
Le odierne e incontestabili evoluzioni storiche, frutto di mutati assetti socio-economici, raccontano il prosieguo di una vicenda che potrebbe essere il prodromo per il compimento di essenziali viaggi di ritorno. Gli antichi narratori greci, in riferimento ai viaggi di ritorno degli eroi Achei dalla guerra di Troia, li chiamavano nostòi. Proprio questi viaggi potrebbero ricondurre i nostri giovani “eroi” alle proprie case, alla propria terra. Ne sono tra l’altro esempi più che concreti i ritorni di alcuni giovani fratturesi che svolgono occupazioni lavorative a Scanno e dintorni itinerando da Frattura; non ultimo, anzi, l’attuale parroco di origini fratturesi Don Luigi Ferrari.
In ragione di ciò sarebbero opportune ancora immaginazione, meraviglia, fantasia, per raccontare la propria storia anche navigando a vista, attraverso un viaggio del corpo e dello spirito capace di rendere compiuto il futuro che Frattura aspetta e per la riconquista di quegli spazi che appartengono all’essenza più pura di chi li ha vissuti e vorrebbe continuare a viverli e di chi, anche non avendoli mai vissuti, vorrebbe farlo solo per averli sentiti raccontare, al di là di un qualsiasi e semplicistico bel nulla essere.