Oggi "Giornata mondiale della libertà di stampa"

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 3 maggio Giornata mondiale della libertà di stampa,[ anche nota semplicemente come Giornata mondiale della stampa, per evidenziare l'importanza della libertà di parola sancita dall'Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e celebrare l'anniversario della Dichiarazione di Windhoek, un documento sull'importanza fondamentale dei principi in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e dell’indipendenza dei media promulgato dai giornalisti africani a Windhoek nel 1991.
 La celebrazione della Giornata rappresenta un promemoria per tutti i governi affinché rispettino il loro impegno verso la libertà di stampa e un’occasione di riflessione tra i professionisti della comunicazione, offrendo l’opportunità di verificare la situazione nei vari paesi del mondo e rendendo onore ai tanti giornalisti che hanno perso la vita per difendere la libertà di espressione.
Quest’anno, la consueta Conferenza Mondiale si terrà proprio a Windhoek dal 29 aprile al 3 maggio, l’evento sarà un’esperienza fisica e digitale che combinerà la partecipazione virtuale e in presenza.
In Italia  è alle 10.15, nell'Auditorium di via Garibaldi 14, l’appuntamento con la Federazione nazionale della Stampa italiana e l'amministrazione comunale. A promuovere l'evento sono l'Associazione Stampa Emilia-Romagna, l'Osservatorio sulla libertà di stampa (costituito dal sindacato dei giornalisti proprio a Conselice nel 2021), l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

Previsti i saluti istituzionali di Andrea Sangiorgi (sindaco di Conselice), Paolo Maria Amadasi (presidente Associazione della Stampa Emilia-Romagna) e Serena Bersani (tesoriera Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna).

A seguire, l'introduzione affidata a Paolo Berizzi, inviato di Repubblica costretto a vivere sotto scorta e presidente dell'Osservatorio sulla libertà di stampa, che affronterà il tema 'Ottant'anni dopo il 25 Aprile - I giornalisti alle prese con censure, bavagli e nuova narrazione della storia'.

Spazio quindi alle relazioni: 'Nell'era della comunicazione veloce è ancora più importante raccontare ciò che si vede con i propri occhi', con Lorenzo Bianchi (giornalista già inviato di guerra); 'Da un fronte all'altro, la vita dell'inviato di guerra fra i vincoli e le pressioni dei governi', di Daniele Piervincenzi (giornalista e inviato) e 'Un pezzo di vita in una terra di morte. Storie di solidarietà tra l'Emilia e la Cisgiordania', con Paolo Bonacini, componente del direttivo Aser.

Poi le testimonianze: 'Un'esperienza di frontiera nel Tacco d'Italia' di Marilù Mastrogiovanni (giornalista investigativa sotto protezione) e 'La vita del cronista nella città con tre scioglimenti per mafia in cui regna il clan degli scissionisti (i vincenti della guerra di Scampia)' con Mimmo Rubio (giornalista anticamorra sotto scorta).

Ad Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi, il compito di trarre le conclusioni della giornata moderata da Matteo Naccari, segretario aggiunto della Federazione nazionale Stampa Italiana.