Documentario su Monteneve: una miniera, un villaggio, due comunità a confronto

Sabato 17 maggio 2025, ore 17.00, a Scanno nell’Auditorium Guido Calogero verrà presentato il documentario su “Monteneve: una miniera, un villaggio, due comunità a confronto”, una produzione della “Cooperativa Mediaart per Rai Alto Adige”, a cura di Silvia Torresin.
La miniera è quella di Monteneve in Val Ridanna. Le due comunità sono quelle di Bolzano e di Scanno.
Come mai gli Scannesi in 249 vanno a lavorare da minatori a Monteneve?
La spiegazione la troviamo nel libro di Angelo Di Gennaro: I minatori di Monteneve. Dignità e Coraggio. Una forma di resilienza collettiva, anno 2019, presentato ai "Sabati Letterari" al Caffé Pan dell'Orso. Il volume ricostruire la vicenda dei minatori di Monteneve con interviste ai protagonisti e con una documentazione fotografica.
Alla pagina 18 l’autore scrive: Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’industria pastorizia nomade è sostanzialmente distrutta (B. Chatwin ci ricorda che il termine “nomade” deriva da “pascolare”: i pastori hanno bisogno di spostarsi continuamente per trovare nuovi erbaggi). La povertà mostra i suoi artigli feroci. Si ha fame. Si hanno moglie e figli da mantenere. Che fare? In attesa che l’industria del turismo di massa decolli, una buona occasione di lavoro viene offerta dall’Ing. minerario Orazio Giuseppe Serafini di Scanno il quale, “particolarmente sensibile ai problemi dei compaesani - come diranno i figli Enzo, Cecilia e Giuliana -  approfittando anche della mancanza di manodopera in loco, offre la possibilità a molti Scannesi di trasferirsi a Monteneve per poter mantenere la propria famiglia, pur affrontando un lavoro duro come quello del minatore”. Si tratta prevalentemente di pastori rimasti privi del loro secolare lavoro.
Molti moriranno di silicosi.
La miniera di Monteneve, chiuse il suo esercizio nel 1967 (dal lato della Passiria), e nel 1985 (dal lato della Ridanna).
Oggi è facile raggiungerla. È possibile, oltre che visitarla personalmente o in gruppo, come hanno fatto alcuni Scannesi negli anni scorsi, visitare il Museo Provinciale delle Miniere e rendersi conto che cosa abbia rappresentato “la miniera” per chi vi ha lavorato in condizioni certamente molto difficili e pericolose.