GIOVANI&FUTURO PRESENTA ALLA COMMISSIONE EUROPEA UNA PROPOSTA PER GARANTIRE STANDARD MINIMI PER LA DIAGNOSI E LA CURA DELLE MALATTIE INVISIBILI 

Nel contesto della Settimana Europea delle Regioni e delle Città, Giovani&Futuro ha presentato al Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, e alla Commissaria europea, Dubravka Šuica, una proposta di atto legislativo per il riconoscimento delle malattie invisibili in Europa. 
Il Presidente Luca Frescura ha dichiarato: “A Bruxelles, in qualità di Consigliere locale dell’UE, ho consegnato al Vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto e alla Commissaria europea Dubravka Šuica una proposta di testo legislativo per garantire standard minimi per la diagnosi e la cura delle malattie invisibili. Un risultato costruito passo dopo passo grazie al Tavolo Nazionale sulle Malattie Invisibili, promosso da Giovani&Futuro, e guidato da Sabrina Vitale, Presidente della nostra sezione regionale della Campania.” 
Nello specifico, il documento sollecita la Commissione Europea all’adozione di un atto legislativo che garantisca standard minimi comuni in tutti gli Stati membri, ponendo al centro il diritto alla salute, la dignità della persona e la parità di accesso alle cure. 
Tra le proposte principali, vi è la necessità di armonizzare i diritti dei pazienti europei, la creazione di reti territoriali di riferimento e programmi di cooperazione sanitaria europea per garantire diagnosi e trattamenti tempestivi. La proposta include anche l’accesso alle tecnologie di riproduzione assistita nei casi di infertilità correlata a endometriosi o adenomiosi e misure di tutela del lavoro e protezione sociale, attraverso congedi flessibili, lavoro agile e riconoscimento formale di queste malattie come condizioni invalidanti. 
Grande rilievo è dato alla formazione medica e universitaria, da potenziare attraverso corsi obbligatori su diagnosi e trattamento delle malattie invisibili nei curricula universitari e nei programmi di aggiornamento per medici e operatori sanitari. Si propone, inoltre, la creazione di Centri europei di eccellenza basati su un approccio multidisciplinare, con protocolli diagnostici e terapeutici uniformi, registri nazionali armonizzati e un database europeo centralizzato. La proposta promuove campagne di sensibilizzazione per combattere lo stigma e diagnosi precoce, attraverso tecniche innovative e non invasive. Fondamentale anche il riconoscimento ufficiale delle associazioni di pazienti, chiamate a partecipare attivamente ai processi decisionali europei. 
La proposta è stata sottoscritta anche da diversi Consiglieri locali dell’Unione europea. Tra i firmatari italiani figurano, oltre a Frescura e al Vicepresidente dell’associazione Menia Corbanese, Carmen Granato, Rocco Vecchione, Sebastiano Casoni, Luca Polita, Alessia Nuti, Valentino di Guglielmo, 
Alberto Bellesini, Davide Usai, Lucia Daloiso, Paola Giunta, Matteo Lori, Nicole Ghirardello e Simona Fracasso. 
“Mi fa molto piacere che tanti colleghi Consiglieri dell’UE abbiano deciso di sottoscrivere la nostra proposta, dando forza a una battaglia di buon senso”, ha aggiunto Frescura. “Oggi, grazie a mesi di lavoro, queste malattie sono un po’ meno invisibili, ma chiaramente non ci fermiamo qui: come Presidente di Giovani&Futuro non mollerò, continueremo a lavorare con tutta l’Associazione e col tavolo di lavoro nazionale per cambiare le cose. Perché il diritto alle cure deve essere effettivo e garantito a tutti, senza se e senza ma” conclude. 
La coordinatrice del Tavolo Nazionale sulle Malattie invisibili, Vitale, ha commentato l’obiettivo raggiunto dalla delegazione a Bruxelles: “Questo risultato è frutto dell'impegno che il gruppo di lavoro sta portando avanti da mesi, con perseveranza e grande attenzione da parte di tutti. L'interesse mostrato da Fitto e Šuica e la firma da parte dei Consiglieri locali europei in merito alla nostra proposta evidenzia quanto in Europa sia sentito il bisogno di un cambiamento verso la tematica delle malattie invisibili. Mi auguro che questo sia soltanto uno dei primi progressi che aprirà le porte ad una collaborazione più concreta con le istituzioni europee e nazionali”.