XX edizione del festival “Il pianeta della maldicenza”
Al via oggi la rassegna degli eventi

La rassegna di eventi per ”Il pianeta della maldicenza” prenderà il via oggi, giovedì 16 gennaio, con il convegno nazionale dal titolo “I dialetti nella società contemporanea”. Fra le personalità che prenderanno parte al convegno anche il professor Avolio dell’Università degli Studi dell’Aquila che esporrà la sua visione su questo tema.
Di seguito si procederà con l’evento musicale “Musica leggera e maldicenza” che vedrà protagonista Mimmo Locasciulli, una voce fuori dal coro per quanto riguarda lo Star System e Sanremo.
Gli eventi riprenderanno nella giornata di venerdì 17 gennaio con lo spettacolo teatrale «Se volete rie sanu re-venete aju Renzu Pianu», la la solita spumeggiante commedia di questi professionisti che si mettono in discussione.
Nella giornata di sabato 18 gennaio si terrà invece il secondo festival San…Lustio, il concorso di band in dialetto aquilano che scimmiotta simpaticamente il festival della musica italiana di Sanremo
La rassegna di eventi si concluderà il 21 di gennaio, giorno in cui ricorre la festività di Sant’Agnese, con lo spettacolo teatrale “L’uomo e la verità”. Si tratta di una commedia del gruppo di Rossana Villani che verrà messa in scena all’interno del Ridotto del Teatro comunale.
Fra le novità introdotte in questa edizione vi è la mostra allestita proprio all’interno del locale Nero caffè con la quale alcuni artisti aquilani, fra cui Mimmo Emanuele e Antonio Zenadocchio, si sono cimentati nella realizzazione di opere relative al tema di Sant’Agnese. Al termine del festival verrà premiata una di queste opere con il primo premio dedicato a Luigi Marra uno dei padri fondatori dell’aquilanità e di Sant’Agnese.
Gli artisti per Sant’Agnese, alcuni artisti aquilani, grazie a Mimmo Emanuele e Antonio Zenadocchio che hanno organizzato questa mostra, in questo locale qui nel centro storico della città, ci metteranno con il tema di Sant’Agnese. È un tema ostico, ma vogliamo cominciare soprattutto perché è dedicato a Luigi Marra, che è . Vogliamo onorarlo con il primo premio Luigi Marra.