Abruzzo Mondo del Lavoro
30 Dicembre 2024
IL LAVORO CRESCE IN ABRUZZO
MA ANCORA SOTTO LA MEDIA NAZIONALE
Particolarmente elevato il tasso di infortuni mortali
Redazione
Dal punto di vista lavorativo, l’Abruzzo è in una posizione di forte vantaggio rispetto al Meridione e di lieve svantaggio nel confronto con la media nazionale.
Lo rileva l’analisi Istat Bes (benessere equo e sostenibile), il cui aggiornamento relativo al 2024 è stato divulgato dal Cresa.
I tassi di occupazione totale e di mancata partecipazione al lavoro totali (66,0% e 14,0%) e giovanili (32,7% e 27,5%) e il numero di giornate retribuite nell’anno (74,5%) si attestano su valori migliori del Mezzogiorno e lievemente inferiori o in linea con l’Italia.
Particolarmente elevato il tasso di infortuni mortali e di inabilità permanente (14,7%, con rispettivamente 4,7 punti percentuali e 2,7 punti percentuali in più rispetto al Paese e al Meridione).
I migliori valori dell’occupazione e della partecipazione al lavoro si osservano nelle province di Chieti e di Teramo, con quest’ultima che riporta anche i risultati più incoraggianti della componente giovanile dei due indicatori considerati, ma, al tempo stesso, anche la minor quota di giornate retribuite.
L’Aquila spicca per la bassa incidenza degli infortuni mortali e di inabilità permanente (9,7‱). In confronto con il 2019, tutti e sei gli indicatori riportano miglioramenti, anche maggiori di quelli nazionali.