RIEVOCAZIONE DEL TRANSITO DI SAN FRANCESCO A SCANNO

Distribuzione dei mostaccioli

Concluse, con quella di Sant’Eustachio, le feste religiose della stagione estiva, la comunità di Scanno ha celebrato, seppure in tono minore, San Francesco D’Assisi.
Domenica 29 settembre è iniziato il Settenario, con le funzioni liturgiche nella chiesa di Sant’Antonio, dove sono presenti vari simboli del francescanesimo, fra i quali l’affresco, sulla volta, di Giambattista Gamba raffigurante il Transito di San Francesco circondato dai cherubini.
La notte tra il 3 e 4 ottobre 1226 San Francesco d’Assisi lasciò la sua vita terrena nella Porziuncola, dove volle essere trasportato sentendo vicina la morte.
Nella celebrazione dei primi vespri il 3 ottobre è stata inserita la rievocazione del Transito, attraverso la lettura dei testi di San Bonaventura e di Tommaso da Celano, fatta con le luci spente, al chiarore dei lumini accesi dai fedeli. “Pochi giorni prima di morire chiese che fosse avvertita donna Jacopa, perché si affrettasse a venire… La santa donna aveva portato un panno di colore cenerino con cui coprire il corpicciolo del morente, parecchi ceri, una sindone per il volto, un cuscino per il capo e un certo dolce che il Santo aveva desiderato”. Un gesto di amorevole carità quello di Jacopa, rievocato per la prima volta quest’anno con la distribuzione dei caratteristici dolci scannesi, i mostaccioli.
“La nascita e la morte rappresentano lo spazio di vita dell’uomo chiamato a lasciare agire la grazia di Dio” e San Francesco, nella sua breve vita ha lasciato agire la grazia divina, quando ha dato seguito alla richiesta del Crocifisso: Va’ e ripara la mia chiesa, e nell’accettazione delle stigmate il 17 settembre 1224, fino all’ incontro con Dio aspettando “sorella morte”. Questi i pensieri espressi dal parroco don Luigi durante l’omelia rivolta ad un’assemblea di fedeli numerosi e partecipi. Il quattro ottobre, solennità di San Francesco, c’è stata la celebrazione della santa messa solenne, ugualmente molto seguita.
I festeggiamenti della giornata di ieri hanno dato spazio anche al divertimento, con il concerto bandistico del pomeriggio e la serata in musica con gli A3, ma il clou della festa è stata la processione aux flambeaux, a conclusione della santa messa, solennizzata dall’organo grande che con l’ imponenza delle sue note ha accompagnato il coro. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da un giovane frate francescano della Basilica aquilana di San Bernardino, padre Francesco Lo Presti, che con voce pacata ha illustrato nell’omelia la figura di San Francesco nelle difficoltà del suo tempo, rapportata, otto secoli dopo, ai contesti attuali. Ben accolto dalla comunità scannese, che mai ha dimenticato i frati che nel 2006 si videro costretti a congedarsi da Scanno, è stato invitato dal parroco perché la presenza di un francescano possa mantenere vivo il legame di quest’ordine religioso con il paese.