Approvata la legge sulla montagna: 200 milioni per le “Terre Alte”

Dopo circa due anni di gestazione la legge sulla Montagna è stata approvata l’altro ieri al Senato in via definitiva. Per le “Terre Alte” ci sono 200 milioni che potrebbero essere aumentati grazie all’impegno del Ministro Calderoli, che per la Festa della Montagna fu il 10 e 11 Dicembre 2023 a Villalago e a Scanno per parlare delle “Politiche per la montagna” con la gente delle “Terre Alte”. 
Il ministro disse che quella sarebbe stata “l’occasione importante per fare il punto sui temi della montagna, a un anno di distanza dall'appuntamento di Edolo, e confrontarsi sia sui passi avanti che sono stati fatti, sia sul percorso che resta da fare”. “Quella dell'Abruzzo - aggiunse - non è una scelta casuale, ma rientra nella logica complessiva di prestare ascolto e attenzione a tutta la montagna, dalle Alpi agli Appennini".
E così è stato. I due sindaci con parole schiette elencarono al ministro tutti problemi di cui Scanno e Villalago. ma anche tutti i paesi di montagna, soffrono. Dissero che “Sul progetto di legge la sanità deve avere la priorità su tutto, perché è impensabile che una realtà come quella del territorio di Scanno e Villalago debba avere un’ambulanza solo per 12 ore, e questo perché i “numeri” non riescono a gestire le spese della sanità. Dissero al ministro che Occorre andare verso la defiscalizzazione, perché vivere in montagna
significa avere dei costi elevati, per il riscaldamento e per tutto il resto, compreso il pendolarismo verso le città più vicine e poi occorre pensare ad una viabilità importante, agevole, per arrivare ai grossi centri”. Il Sindaco di Scanno citando Mario Rigone Stern, così chiuse il suo intervento: “quando l’ultimo dei montanari abbandonerà la Montagna in Piazza San Marco cresceranno le ortiche”.
Si legge che le risorse saranno destinate a settori cruciali per la vita delle Terre Alte: defiscalizzazione e incentivi per medici, infermieri e insegnanti che scelgono di lavorare nei comuni montani; misure a sostegno delle scuole, con la possibilità di ridurre il numero minimo di alunni per evitare le pluriclassi; crediti di imposta e agevolazioni per valorizzare le professioni legate alla montagna. A queste azioni si affiancano interventi per agricoltura, sistemi forestali, digitalizzazione, mobilità e turismo, in un quadro che punta a contrastare lo spopolamento e ridare vita a terreni e immobili oggi abbandonati. 
Fatta la legge, ora attendiamo l’elenco dei comuni che saranno destinatari delle misure di supporto e con quali criteri sono stati definiti i comuni montani.