IL LUNEDÌ DEL DIRETTORE

BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI I BAMBINI E RAGAZZI DELLA NOSTRA VALLE!

Auguro buon anno scolastico a tutti gli scolari dei paesi della nostra valle. Villalago, Anversa e Cocullo non hanno più una scuola aperta. Sono state chiuse per il numero insufficiente di alunni. I primi due ordini di scuola sono stati accorpati al’istituto di Bugnara, mentre i ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado frequentano le scuole di Sulmona. Per quando riguarda Villalago la scuola è stata accorpata a quella di Scanno.
A Bugnara e a Introdacqua  ci sono edifici scolastici edificio scolastico con spazi luminosi e con tutte le risoluzioni didattiche innovative.
A Scanno si è ancora in una situazione di precarietà, in una sede scolastica con locali angusti, poco congeniali per l'educazione e l'istruzione.
Maria Montessori, educatrice e pedagogista (è da due anni che lo vado scrivendo), ritiene che "la scuola non vuole bambini pieni di nozioni, ma bambini felici”. Per imparare, gli alunni devono assaporare la libertà di muoversi, di fare esperienze sempre più nuove. A nessuno piace passare ore della giornata in ambienti tetri, chiusi alle loro menti fantasiose e creative, che richiedono ampi spazi, soprattutto nei momenti laboratoriali e ricreativi. A nessuno piace passare ore della giornata in ambienti tetri, chiusi alle loro menti fantasiose e creative, che richiedono ampi spazi, soprattutto nei momenti ricreativi. Consapevoli di questo gli architetti progettano edifici dal design allegro, con aule spaziose e luminose. 
«L’acquisizione dei saperi - raccomanda il Ministero dell’Istruzione - richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità”.
Il docente non deve avere più a disposizione un ambiente indifferenziato da condividere con i colleghi di altre materie, ma aule proprie per personalizzare lo spazio di lavoro, adeguandolo  con arredi, materiali, libri, strumentazioni, secondo la sua sensibilità. L’assegnazione, quindi, dell’aula laboratorio è al docente e non più alla classe: il docente resta in aula mentre gli studenti ruotano tra un’aula e l’altra, a seconda della disciplina. Questo comporta il superamento di “aula auditorium”, per andare verso “ambienti di apprendimento” aperti e flessibili. Un vecchio edificio, costruito per uffici comunali, purtroppo mortifica gli insegnanti, penalizza una didattica innovativa.
Perché questo non è stato compreso dai nuovi amministratori? Perché non hanno dato da subito la precedenza alla risoluzione di questo problema. Quei finanziamenti che c’erano con l’amministrazione Spacone oggi hanno perso il loro valore iniziale.
Perché c’è stata tale “inerzia”? Fino a quando bisognerà ancora attendere? Perché i miei giovanissimi compaesani di Scanno e Villalago non possono avere un edificio scolastico degno di questo nome? Sono domande già fatte negli anni scorsi, ma, ahimé!, ancora senza risposte.
Ciao, ragazzi e buon anno scolastico a tutti! r.g.