L’Aquila e Provincia Mostre
31 Agosto 2025
Mostra a L’Aquila: “Quale futuro nei nostri sogni"
Fabrizio Giustizieri
A L’Aquila, lungo Corso Vittorio Emanuele e via Verdi, c’è una mostra che non passa inosservata, si intitola "Quale futuro nei nostri sogni" ed è un progetto di Roberto Grillo, fotografo che conosce l’arte di dare luce e forma a cosa si cela dietro quello che vediamo o che non vogliamo vedere, in collaborazione con le comunità per minori ed i centri di accoglienza straordinaria cittadini.
Camminando per quelle due strade del centro si incontrano i volti di ventisei persone: vengono da diversi paesi tra cui Afghanistan, Costa d’Avorio, Egitto, Albania, Iraq, Tunisia. Uomini che in altri contesti non hanno volto e sono ridotti ad essere cifre nei report o catalizzatori di malvagità dei leoni da tastiera; qui, invece, hanno un nome, un sogno, un desiderio da raccontare.
La letteratura, scriveva una volta Tabucchi, deve inquietare ed anche l’arte, quindi, deve farlo: deve scuotere, deve interrompere il torpore dell’indifferenza. È quello che accade in questa mostra: i migranti smettono di essere fantasmi collettivi e diventano uomini e donne, come tali unici e irripetibili; la loro umanità non è più nascosta, si impone con semplicità, come fa la verità quando trova finalmente la voce.
I tanti passanti di questi giorni frenetici di Perdonanza sembrano accogliere con favore queste immagini fermandosi per leggere ed ossevare: è un gesto piccolo, ma importante, significa che una comunità può scegliere di non essere indifferente davanti ai sogni di chi arriva da lontano. Probabilmente alcuni hanno un approccio paternalistico, altri semplice curiosità ma già prendere del tempo per conoscere significa rompere un meccanismo perverso alimentato da narrazioni tossiche capaci di focalizzare l'attenzione esclusivamente sulle problematiche derivanti, il più delle volte, dalla marginalità in cui vivono molti migranti. Grillo, con la sua mostra, sfida la propaganda e scava dentro, ci racconta, e permette a quelle persone di raccontarci, il sogno che si cela dietro le loro rughe, figlie di esperienze che possiamo solo immaginare.
Le foto, disseminate nel cuore della città, nelle vie più trafficate del centro, diventano un atto di resistenza e di bellezza insieme.
Ringraziamo chi ha reso possibile questa narrazione perché con queste fotografie i migranti non sono più degli invisibili: diventano protagonisti. Invitiamo la città a riconoscersi in questo racconto che non divide ma unisce.
L’arte, quando è vera, fa questo ossia spezza il silenzio, restituisce la parola, si fa atto di resistenza e di meraviglia contro la grettezza e la superficialità: le fotografie, esposte fino al 7 settembre nel centro aquilano, assolvono in pieno questo compito ed è bello lasciarsi avvolgere, lasciarsi stupire.
Fabrizio Giustizieri, Segretario Provinciale Sinistra Italiana L’Aquila – AVS