Alto Sangro Cronaca
21 Agosto 2025
Festa della Pizza Fritta ad Alfedena
ASD Sci Club di Alfedena
Decine di volontari e volontarie ad Alfedena, capitanati da Arturo Como presidente dell’ASD Sci Club di Alfedena, grazie al richiamo di quella voce, che non hanno mai smesso di sentire e custodire nel proprio petto, sono, nonostante la pioggia e per tutto il giorno, tornati a narrare ai palati di migliaia di affezionati turisti, la loro identità territoriale attraverso la PIZZA FRITTA.
Alfedena, di elementi da sfoggiare sulle passerelle culturali, sportive, storiche e sociali ne possiede di differenti. Questo 19 agosto è tornata ad incoronate la PIZZA FRITTA, a raccontarsi attraverso odore, forma e bontà, un rustico sicuramente vetusto, che con lo charme proprio dell’originalità, della forma e della quasi mitologica preparazione ha vinto, da lustri ormai, la sua contesa con le rughe e con l’ammortamento. Se gli ingredienti possono apparire comuni, semplici e non invocare particolari suggestioni, la preparazione, della PIZZA FRITTA richiede fervide braccia, mani forti e dolci al contempo. Tutto, come nelle più classiche delle ricette, trova la propria roccaforte nell’impiego di farina, uova, lievito, sale, pepe, cannella e semi di anice. I tempi di maturazione del preparato, sono quelli di un impasto dalle grandi dimensioni e vanno rispettati scrupolosamente, appare innocuo sulla spianatoia, in realtà è corposo e deciso. Con le donne-volontarie che lo preparano e lo rispettano, ha legami profondi e lontani. Mentre si attendono i tempi giusti per iniziare a friggere il tipico rustico, i racconti, i ricordi e le esperienze vissute da ognuna, imbandiscono una giornata per lo più al femminile, di un tempo che seppur lontano si tiene per mano con l’oggi. Senza neppure accorgersene ci si trova a raccontare di quel matrimonio, di quella festa e delle persone che non ci sono più, ma che tanto hanno forgiato, con la pratica e l’esempio, le vite della propria prole, fino a portare la festa della PIZZA FRITTA, ancora una volta, nella moderna estate del 2025. Questo, difatti, in passato era il fritto della compagnia e delle feste. Ogni abitazione del paese ne veniva rifornita in occasioni e cerimonie importanti, mediante una capillare e affettuosa distribuzione. Braccia tese a fare rete, a fare comunità, concetti, anche, moderni, tipici dello sport e di chi lo vive e lo protegge e che sa che, solo con progettualità d’insieme e di territorio si è forti e si resta competitivi. La competitività della PIZZA FRITTA è integra perché forte della sua storia e vogliosa di essere protagonista della modernità, per mezzo dei suoi elementi distintivi. Si diceva che la pioggia, di ieri, non ha fatto desistere le tante donne, molte adulte e nonne, impegnate con le loro mani, le loro braccia e il loro cuore nella riuscita. Affascina e coinvolge vedere come l’impasto prima di essere rilasciato nell’olio bollente, viene, grazie al taglio tubolare che gli si dà, attorcigliato lungo le braccia. Con devozione e con garbati movimenti lasciato scivolare nel ventre della padella, un rituale fatto di intesa e conoscenza. Ancora una volta sono le donne a creare qualcosa di unico, pochi, ma sicuramente coraggiosi gli uomini che le hanno affiancate e sostenute. Ancora una volta tornano ad essere “madri”, “madri” della loro storia, “madri” del loro paese, “madri” del futuro della loro comunità.