Villalago Cronaca
15 Agosto 2025
Villalago in apprensione per il sub villalaghese Ugo Coppola
Redazione
Le notizie che arrivano a Villalago non sono confortevoli, perché è trascorso troppo tempo da quando Ugo Coppola non è più riaffiorato, dopo essersi immerso l’altro ieri pomeriggio al largo del Ravennate a 12 miglia nautiche dalla costa. Le ricerche dei sommozzatori dei Vigili del fuoco e della Guardia di finanza, che si sono immersi fino a 25 metri, non hanno trovato tracce di Ugo, sebbene abbiano setacciato alcune delle parti interne al relitto: là dove insomma Ugo potrebbe essersi addentrato incastrandosi. Va sottolineato che l’aria delle bombole ha un’autonomia di circa un’ora. L’allarme alla sala operativa è scattato immediatamente dopo che il nostro sub, calatosi per visitare l’area, non è più risalito. Le operazioni - coordinate dalla guardia costiera regionale di Ravenna - hanno coinvolto unità navali da Cesenatico e Rimini, elicotteri di aeronautica e vigili del fuoco e i sommozzatori dei vigili del fuoco e della guardia di Finanza. Le ricerche dei soccorritori si sono concentrate ieri attorno a quota 24 metri iniziando a setacciare alcune delle parti interne al relitto: là dove insomma l’uomo potrebbe essersi addentrato incastrandosi, forse dopo un malore, finendo con l’esaurire l’aria nelle bombole.
Secondo quanto riportano le cronache faceva parte di un gruppo impegnato in una escursione organizzata dalla Dive Planet. Si è calato per un’immersione al relitto del Paguro (area molto gettonata in alto Adriatico) e non è più riemerso. Egli faceva il sub da anni, aveva una grande passione per le immersioni e adottava tutte le precauzioni possibili.
Quella del Paguro è una piattaforma per l’estrazione di metano costruita tra il 1962 e il 1963 e in seguito posizionata 11 miglia al largo del porto di Ravenna. Il 29 settembre del 1965 andò a fuoco a causa di una eruzione di gas e poi affondò: un tragedia che costò la vita a tre tecnici dell’Agip morti annegati. Oggi è un’ oasi naturalistica con la parte più alta a 10 metri sotto il livello del mare e con il cratere dell’esplosione formatosi sul fondo marino che raggiunge i 35 metri: un reef artificiale diventato ambita meta di esplorazione subacquea. Nel 1991 è stato anche permesso l’ampliamento della struttura tramite deposizione al fondo di altro materiale ferroso. Nel 1995 l’area è stata dichiarata dal ministero zona di tutela biologica. E nel 2010 è diventata sito di interesse comunitario con delibera della regione Emilia-Romagna. Il sito dell’associazione che organizza le escursioni indica che per arrivare al Paguro occorrono 35 minuti di navigazione "con i nostri veloci gommoni. Profondità minima: 8 metri. Profondità massima 29 metri. Non è consentita la penetrazione della parte centrale della struttura. Brevetto minimo richiesto: Scuba Diver – Open Water Diver o equivalenti Guanti, calzari, pallone di segnalazione personale, obbligatori!".
Ugo Coppola, anni 54, è (usiamo il presente, anche se la speranza di ritrovarlo vivo è legata a un lumicino) un insegnante di lingua e letteratura inglese. È nativo di Villalago. Dopo la morte prematura del padre, vive con la madre a Pescara. Appassionato di musica ama suonare la tastiera nelle varie manifestazioni del suo paese d’origine. A Pescara nella chiesa di San Filippo suona per le celebrazioni religiose.
Siamo anche noi della redazione in apprensione e speriamo di poter dare al più presto notizie confortanti.