PELLEGRINAGGIO E SANTA MESSA AL MONASTERO DI SAN PIETRO DEL LAGO

Ieri mattina una comitiva di circa trenta persone è partita dalla Piazza Celestino Lupi di Villalago per dirigersi a piedi al Monastero di San Pietro del Lago. È questo l’ottavo anno, promotrice l’Associazione Atelier e la parrocchia, che si va il 12 Agosto al luogo degli scavi. Una consuetudine che ha avuto inizio nel 2017, quando il 12 Agosto venne portata a Villalago l’urna con le reliquie di San Domenico Abate, dal Monastero di Sora dove il Santo è sepolto. 
Del complesso monastico, (i monaci l’abbandonarono nel 1474) situato a Nord di Villalago nel mezzo di un avvallamento a 1020 metri sul livello del mare, il tempo ha cancellato la sua perimetria. Dopo che tutta l’area nel 1800 venne acquistata dal capitano don Evangelista Lupi di Villalago, in virtù di un Real Dispaccio che autorizzò i Comuni del Regno  a vendere i beni della badia di San Pietro Apostolo, le mura pian piano vennero demolite e ricoperte di terra per rendere il suolo coltivabile. Su un lato venne eretta una stalla e fu l’unico manufatto a ricordare la presenza del monastero.
Nel 2003 l’Associazione Culturale L’Atelier, iniziò una campagna di scavo, autorizzata dalla Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo, che mise in luce una serie di mura del Monastero. Si ipotizza che avesse un’area molto vasta.
Dopo 45 minuti di cammino il gruppo è arrivato agli scavi archeologici. Essendoci un fontanile di acqua potabile, ognuno ha potuto dissetarsi.
Allestito l’altare, don Alain ha iniziato la Santa Messa, poi il prof. Roberto Grossi ha spiegato il periodo storico in cui nacque il monastero, fondato da San Domenico Abate, monaco benedettino, votato alla missione di essere operatore di riforma della Chiesa con la fondazione di monasteri, pieve e grancie.
Al termine, un ristoro a base di pizze rosse e farcite è stato offerto a tutti i partecipanti dall’Associazione L’Atelier.
Poi riempite le borracce d’acqua si è fatto ritorno a Villalago.