Abruzzo Ambiente
8 Luglio 2025, 07:02
TAGLI ALLE RISERVE NATURALI: coinvolta anche la riserva Lago di S. Domenico-Lago Pio
Redazione
Le riserve naturali abruzzesi subiscono un drastico taglio ai fondi: oltre un milione di euro in meno rispetto al 2023.
A dare voce al dissenso, saranno i primi cittadini di Popoli Terme, Raiano e Villalago, convocati per giovedì prossimo a Palazzo dell’Emiciclo, all’Aquila, nella Commissione Vigilanza, insieme ad altri 14 sindaci di Comuni che gestiscono riserve naturali. A chiamarli in audizione è stato il presidente della Commissione, Sandro Mariani (PD), per fare chiarezza su una decisione che sta già accendendo un nuovo scontro politico in Regione.
Nel 2023 le riserve potevano contare su 1,93 milioni di euro, oggi il budget è crollato a poco più di 1,13 milioni. Di questi, ben 180mila euro sono stati sottratti per rafforzare il finanziamento dell’aeroporto d’Abruzzo. Una scelta che ha indignato l’opposizione e i rappresentanti dei territori montani, che lamentano l’ennesimo segnale di abbandono da parte della giunta regionale.
L’elenco delle riserve penalizzate è lungo: tra le più colpite, oltre a quelle già citate, figurano anche l’Abetina di Rosello, il Lago di Penne, la Pineta Dannunziana, la Riserva del Borsacchio e molte altre. A guidare la protesta è il consigliere regionale Alessio Monaco (Alleanza Verdi e Sinistra), che è anche sindaco di Rosello, paese custode dell’Abetina istituita nel 1997, ora a rischio per la mancanza di fondi.
Il Partito Democratico, con i consiglieri Dino Pepe e Antonio Blasioli, parla di “colpo mortale” alle riserve regionali, “già in grave sofferenza per carenza di personale e mezzi”. L’accusa è duplice: non solo la Regione ha tagliato i finanziamenti, ma non ha nemmeno saputo intercettare i fondi europei destinati alla biodiversità, pari a oltre 8,5 milioni di euro. “Si è scelto di privilegiare i parchi – attaccano Pepe e Blasioli – escludendo sistematicamente le riserve regionali, cuore pulsante della tutela ambientale abruzzese”.