Pescara e Provincia Ambiente
5 Luglio 2025, 06:16
In Abruzzo urgente istituire il Parco nazionale della Costa Teatina per rafforzare la tutela del mare Adriatico
C.S. Legambiente
“Per raggiungere gli obiettivi su clima e biodiversità occorre un cambio di passo e servono più risorse per tutelare la natura che rappresenta il più importante strumento di mitigazione dei cambiamenti climatici che stanno erodendo il nostro capitale naturale.
L’Abruzzo istituisca al più presto il Parco nazionale della Costa Teatina per rafforzare la tutela del mare Adriatico e della biodiversità marina, così come è urgente che si ripristinino i fondi per le Riserve regionali che rischiano di chiudere”. È questo l’appello che lancia Goletta Verde di Legambiente oggi da Pescara e lo fa insieme ai suoi attivisti e attiviste srotolando lo striscione
“30% di aree protette entro il 2030 - più biodiversità contro la crisi climatica”.
Serve più biodiversità contro i cambiamenti climatici e proteggere il 30% di territorio e di mare entro il 2030. È questo l’obiettivo che l’Italia deve raggiungere anche con il contributo dell’Abruzzo. La regione dei Parchi deve continuare a concentrare investimenti
e sforzi operativi per proteggere efficacemente la natura e la biodiversità da cui trae giovamento per la crescita economica di tanti territori che sono diventati mete riconosciute per il turismo natura in particolare, perciò, è incomprensibile il taglio dei
fondi per la gestione delle 25 Riserve regionali che, dopo aver azzerato fondi per i Centri di educazione ambientale, darebbe il colpo definitivo alla sua credibilità.
L’Abruzzo, sottolinea Legambiente, è stata la Regione che prima di altre ha creduto nello sviluppo di una economia green legata allo sviluppo sostenibile dei territori delle aree interne in particolare, e non a caso è tra le poche regioni vicina all’obiettivo
del 30% di territorio protetto. Ne sono testimoni la storia centenaria del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ed i parchi della Maiella e del Gran Sasso-Laga che quest’anno festeggiano i primi 30 anni di attività. Ma l’Abruzzo deve fare un ulteriore
sforzo per migliorare la qualità della gestione di tutte le aree protette regionali, a partire dal parco regionale del Sirente Velino che deve diventare Parco nazionale, e soprattutto proteggere in maniera integrata il mare e la costa per garantire la tutela
della biodiversità marina minacciata dai cambiamenti climatici, dalla presenza di specie aliene, dall’estrazione petrolifera e dall’inquinamento di origine antropica.