Valle Peligna Politica
19 Giugno 2025, 06:08
Parliamo di cose concrete
A SULMONA LA GESTIONE DEL MUNICIPIO STA DIVENTANDO UN “FATTO DI FAMIGLIA”
Andrea Iannamorelli
Quindici giorni fa, ad un attento esame dei voti espressi dall’elettorato sulmonese, avevamo avuto l’ardire di segnalare che a vincere, tra “la famiglia Gerosolimo” e quella “Meloniano/Marsiliana”, fosse stata la prima, anche perché la consigliera regionale Marianna Scoccia aveva pubblicamente rivendicato la vittoria, come somma dei voti raccolti dalle liste, presenti nella coalizione, ispirate da lei e dal marito.
Sinceramente aspettavamo un esito più veloce della formazione della Giunta, ma abbiamo dovuto attendere sabato scorso per la presentazione (ancora informale) al “nuovo” Consiglio Comunale eletto a seguito dello scrutinio di lunedì, 26 maggio scorso.
I decreti per la formale costituzione della Giunta sono stati comunque firmati lunedì pomeriggio.
È fatta, ora si parte. Ma che fatica, per l’avvocato Luca Tirabassi, mantenere unita e salda una coalizione che comunque non ha avuto bisogno del ballottaggio perché si è imposta al primo turno.
Che fatica, ancora in corso, perché tra ripicche e “fatti personali” non sembra semplice mettere al lavoro gli assessori: Pantaleo (Civico di Gerosolimo) che si sposa, pare che stia celebrando il suo “addio al celibato”, e, almeno sabato scorso, “era”… assente dalla città e da Palazzo San Francesco; Luisa Taglieri (FI) che prima dice di accettare l’incarico poi rimane dov’è e rifiuta l’entrata in Giunta per rimanere in Consiglio, legata ai voti raccolti (meglio quelli, più sicuri e certi di una “delega” non del tutto gradita, perché rachitica, priva della Cultura…); un presidente del Consiglio proveniente da una famiglia rom, fatto di rilevanza notevole che legittimamente avrebbe potuto (e forse dovuto) raccogliere l’unanimità ma che così non è stato, sia per una mancata richiesta di collegamento tra maggioranza e minoranza, sia per qualche mal di pancia della maggioranza; un vicesindaco che ha lo stesso cognome del Sindaco, ma pare che sia un “caso”, perché non sarebbero parenti, ma è il responsabile territoriale di Fd’I (e tanto basta, anche se non s’è candidato) ma ha l’autorevolezza per chiudere la bocca a quanti, in forza dei voti raccolti, si sarebbero aspettati di sobbarcarsi volentieri l’onere; un’attuazione un po’ discutibile del cosiddetto “manuale Cencelli”, in voga nella mai troppo vituperata (tuttavia rimpianta da molti) “prima repubblica”, perché qui da noi in Giunta non si chiama chi prende più voti, e quindi sarebbe più autorevole, ma chi ne prende di meno…E questo sarà uno degli aspetti di questa vicenda che più degli altri incuriosisce chi con attenzione segue le vicende della gestione della pubblica amministrazione cittadina e non…
Che fatica, insomma, per il Sindaco; e lo capiamo, povero avvocato Tirabassi, che si trova, di fatto, a garantire una navigazione che, sinceramente, ci saremmo aspettata più facile. Tuttavia, in bocca al lupo!
Forse “navigare”, in questa situazione non sarà semplicissimo, a meno che una volta preso il largo, la nave andrà, per logica della filiera di comando che addirittura pare che voglia garantire a Marsilio anche un terzo mandato, per il quale si studia un ddl apposito…tanto è utile!
E in definitiva la stragrande maggioranza dei cittadini votanti hanno manifestato di gradire la proposta di quest’amministrazione di destra sulla quale, evidentemente, grava, è vero, l’”opa” di Gerosolimo e consorte, i quali detenendo, insieme, la maggioranza del pacchetto azionario del Consiglio Comunale, fanno e disfanno in relazione alle opportunità che intravedono. E mi pare anche comprensibile.
Il problema vero potrebbe essere che la coalizione, nella sua interezza, incomincia a scoprire soltanto oggi a chi spetta il compito di stabilire cosa, come e con chi gestire il programma di mandato che formalmente spetta al Sindaco ma che sostanzialmente potrebbe appartenere ad altri. E se questo dovesse essere il rischio è che nemmeno questa sarà una gestione quinquennale a Palazzo di città.
E questa non è la “svolta” che personalmente mi prefiguravo per la gestione della politica amministrativa di Sulmona e Valle Peligna. Tuttavia vedremo. Potrebbe anche darsi che la mia avanzata età, inadeguata ai tempi che viviamo, mi offra una visione distorta delle cose, soprattutto quelle future. E me lo auguro per la città, soprattutto per i ragazzi i quali hanno bisogno di sperare un futuro ricco di cambiamenti e prospettive per scommettere di rimanere e non scegliere, come fecero i bisnonni, di essere migranti!