Sconcerto per la morte dei due orsetti a Colle Rotondo di Scanno

La notizia, data ieri dal Pnalm e dai midia locali, ha lasciato nello sconcerto ambientalisti e animalisti, in particolare il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e le Associazioni Wwf Italia, Salviamo l’Orso e Rewilding Apennines.
Ripresa e diffusa dai Social si è allargata a macchia d’olio con post addolorati e critici verso il Comune di Scanno e l’Ente Parco. Il primo responsabile della gestione dell’invaso, soprattutto per quanto riguarda la recinzione a tutela della pubblica incolumità, perché aveva diversi problemi di tenuta, infatti ha permesso agli orsi di superarla e accedere alle sponde, scivolando in acqua; il secondo per il mancato controllo dell’areale dell’orso.
La stessa Procura della Repubblica ha avviato le indagini.
I corpi dei due cuccioli sono stati portati all’Istituto Zooprofilattico di Teramo per gli accertamenti necroscopici e tossicologici per chiarire se la morte è dipesa solo dall’annegamento.
Secondo il Wwf Italia “dal 1970 a oggi sono stati registrati 139 decessi tra gli orsi marsicani e «circa l’80% di questi animali è morto per cause umane, illegali (bracconaggio) o accidentali. Il 48% dei decessi è causato da episodi di bracconaggio e il 32% da cause accidentali (incidenti stradali e annegamento)“. “La perdita di due orsi - aggiunge l'associazione - su una popolazione di circa 60 individui è gravissima, perché fa compiere un ulteriore passo verso l’estinzione".
Il Pnalm ha fatto sapere che i due orsetti sono maschi di un anno e mezzo e non sono i figli di Amarena, uccisa nel 2023.