Dott. D’Orazio Nunzio: “Risposta di un veterano cacciatore” ad un articolo di “Studium Naturae”

Il dott. D’Orazio ci ha inviato la riposta ad un articolo di “Studium Naturae” dal titolo “La Regione finanzia chi spara e toglie fondi alla natura” a firma di Giosafat Capulli, apparso sul quotidiano “Il Centro” in data 30/04/2025.
Per comprendere la risposta del dottore, riportiamo “sic et simpliciter” l’articolo ripreso dal quotidiano “Il Centro”.
Il giornalista scrive: «Alla regione Abruzzo non interessa minimamente la tutela della fauna selvatica: Finanziamenti alle Associazioni Venatorie, taglio dei fondi alle Riserve Regionali e chiusura dell’unico Centro Recupero e Soccorso per la Fauna. Oltre 183.000 euro a fondo perduto regalati alle Associazioni Venatorie negli ultimi due anni.
 La decisione gravissima della Regione Abruzzo di destinare ingenti fondi pubblici a favore delle Associazioni Venatorie mentre contemporaneamente riduce i finanziamenti alle Riserve Naturali e chiude l’unico Centro per il Recupero della Fauna Selvatica rappresenta una grave contraddizione e uno schiaffo alla tutela dell’ambiente e degli animali.
Con il taglio del 20% dei contributi alle riserve regionali il futuro delle Aree Protette e delle biodiversità dell’Abruzzo è messo seriamente in pericolo.
Le Riserve Naturali che dovrebbero essere i baluardi della conservazione e della protezione della fauna, rischiano di perdere risorse fondamentali per il loro mantenimento e per la gestione di specie a rischio.
Ancora più allarmane è la decisione di chiudere il Centro di Recupero della Fauna Selvatica, un luogo cruciale per il recupero e la riabilitazione degli animali selvatici feriti e in difficoltà.
Questo Centro è un punto di riferimento fondamentale non solo per l’Abruzzo, ma anche per l’intero panorama nazionale, e la sua chiusura per mancanza di fondi è un grave passo indietro nella protezione della fauna selvatica.
In parallelo la Regione Abruzzo ha scelto di stanziare ingenti finanziamenti a fondo perduto per le Associazioni Venatorie.
L’anno scorso con la legge di stabilità 2024, pubblicato sul BURA il 26 gennaio 2024, tra gli elenchi degli enti e delle associazioni, che a vario titolo hanno ottenuto un contributo a fondo perduto, figurano:
Associazione Nazionale Libera Caccia -sez. prov. le di L’Aquila euro 10.000, Associazione Italcaccia –sez. prov.le di Pescara euro 5.000,
Federazione Italiana della Caccia –sez. prov.le di Chieti euro 100.000.
Per un importo totale di euro 115.000.
Con le disposizioni finanziarie di carattere urgente pubblicate sul BURA del 16/dicembre 2024 la Regione Abruzzo ha elargito fondi pubblici alle seguenti Associazioni Venatorie:
Federazione Italiana della Caccia –sez. prov.le di L’Aquila euro 3.600,
Associazione Italcaccia –sez. prov.le di Pescara euro 7.200, Associazione Nazionale Libera Caccia euro 5.000,
Federazione Italiana della Caccia –sez. prov.le di Chieti euro 50.000, Associazione Cacciatori Sant’Uberto di L’Aquila euro 3.000
Per un importo totale di 68,800 euro.
 Negli ultimi due anni la regione Abruzzo ha erogato ai cacciatori 183.000 euro a fondo perduto, mentre ignora le vere necessità di tutela della fauna e degli habitat naturali. È inaccettabile che le risorse pubbliche vengano destinate a sostenere attività che non sempre promuovono la conservazione, quando invece dovrebbero essere prioritarie le politiche di salvaguardia e recupero delle specie in pericolo. Questi fatti evidenziano l’interesse non solo della Giunta Regionale ma anche di diversi Consiglieri Regionali di dare priorità a interessi specifici, anziché al bene comune e alla salute dell’ambente naturale.
L’Abruzzo, regione conosciuta per le sue bellezze naturali e la biodiversità unica, merita politiche più coraggiose e lungimiranti.
Non possiamo permettere che si continui a sacrificare la fauna selvatica e gli ecosistemi per favorire gli interessi elettorali di chi siede in Regione.
Infine un appello alle Associazioni Ambientaliste e alle Associazioni di Tutela dei Consumatori: segnalate alle Autorità preposte per verificare la legittimità o meno di questi atti regionali che permettono di dare soldi dei cittadini abruzzesi ad Associazioni che non tutelano i cosiddetti interessi diffusi (come la biodiversità, la fauna selvatica, gli ecosistemi) ma solo quelli specifici dei cacciatori
».
Al giornalista Giosafat Capulli il dott. D’Orazio risponde con il seguente articolo dal titolo:
 “RISPOSTA DI UN VETERANO CACCIATORE”
Lo alleghiamo in pdf, considerata la sua lunghezza.