Teramo e Provincia Cultura
16 Maggio 2025, 06:59
l reportage del giornalista Primo Levi: "Abruzzo forte e gentile"
Redazione
Inizia il viaggio di una nuova uscita della collana "Comete. Scie d'Abruzzo" per Ianieri edizioni, a cura del Direttore Peppe Millanta: il volume è "Abruzzo forte e gentile" che verrà presentato sabato 17 maggio alle ore 17.00 a Pineto (Te) a Villa Filiani con il Professor Niccolò Amelii che ha curato note, introduzioni e commenti e la giornalista Alessandra Renzetti.
"Abruzzo forte e gentile. Impressioni d’occhio e di cuore" del giornalista Primo Levi, è una versione rielaborata in chiave moderna con la prefazione di Giulia Alberico; sono di e la riscrittura di Maria Vittoria D'Emidio.
L'espressione, tanto nota, "Abruzzo forte e gentile" ha una data esatta ossia il 1883 e un autore preciso, Primo Levi, giornalista omonimo del più famoso scrittore, ed è il frutto di un viaggio in Abruzzo raccontato in questo libro, figlio di un’urgenza.
Con l’Unità d’Italia e l’arrivo del progresso, un mondo intero stava per scomparire. Levi viene per fotografare quel mondo, in qualche modo per fissarlo prima che venga sommerso per sempre:“Fra qualche anno, tutto già sarà mutato di quel che oggi è: oggi ancora, molto rimane intatto di quel che era”.
L’occhio di Levi è anticipatore di quello che sarà. Il cambiamento ormai è inarrestabile, e Levi lo percepisce: merito assoluto però di questo reportage è quello di mettere al centro della riflessione sull’Abruzzo anche la zona costiera, spesso tralasciata dai viaggiatori precedenti.
Primo Levi infatti è uno dei primi a intuire le future traiettorie del progresso e dello sviluppo, che avrebbero cambiato in pochissimi anni il volto dell'Abruzzo, favorendo un massiccio inurbamento e un incremento demografico importante verso il mare, a discapito dell’entroterra.
“Abruzzo forte e gentile” dunque. La riedizione di questo testo vuole restituire all’Abruzzo e agli abruzzesi l’origine di questa fortunata espressione. Raramente infatti un reportage è stato capace di cogliere così a fondo l’anima di una terra, tanto da coniare un’espressione così apprezzata dai suoi stessi destinatari che ormai ci si identificano.
La definizione di “forte e gentile” per la regione Abruzzo che ancora oggi, traccia i contorni di questo popolo umile e fiero, indomito e coraggioso nasce nel 1882 quando Primo Levi, giornalista e direttore de La Riforma, nato a Ferrara nel 1853 e morto a Roma nel 1917, compie un viaggio in Abruzzo e dalla sua esperienza nasce il libro con il quale descrive i luoghi e le persone incontrate. La forza intesa come la capacità di vincere le avversità si unisce e fonde nella bontà d'animo da cui la gentilezza.