Scanno Cronaca
11 Maggio 2025, 07:12
Sui corpi dei due orsetti nessuna traccia di fori da arma da fuoco
Redazione
È stato completato lo svuotamento dell’invaso artificiale di Colle Rotondo dove sono state rinvenute le carcasse di due giovani orsi bruni marsicani.
Durante la fase di deflusso, alla presenza dei carabinieri forestali, dei guardiaparco e dei tecnici del Comune, non sono stati rinvenuti ulteriori corpi senza vita di animali protetti. Tuttavia, sul materiale plastico che riveste il fondo e le pareti della vasca, sono stati rilevati segni di graffi compatibili con quelli di un plantigrado adulto, presumibilmente la madre dei due orsacchiotti. Le tracce evidenti sulla superficie fanno presupporre che l’orsa sia riuscita a riguadagnare la riva, arrampicandosi con fatica lungo i bordi scivolosi dell’invaso. Purtroppo, nonostante il probabile tentativo di salvare la prole, non è riuscita a sottrarli alla morte, forse sopraggiunta a causa dell’impossibilità per gli orsetti di trovare una via d’uscita o per un indebolimento fisico. Nel lago, tuttavia, è stata riscontrata la presenza di pesci vivi. Come confermato dal Pnalm, si tratta di un elemento che confermerebbe l’assenza di sostanze tossiche o agenti chimici pericolosi all’interno del bacino, almeno in concentrazioni letali.
Dalla radiografia total body effettuata nella clinica universitaria di Teramo sui corpi dei due esemplari, non è stata riscontrata alcuna traccia di fori da arma da fuoco. La zona è soggetta ad attività venatorie, e questa esclusione ha permesso di scartare una delle ipotesi inizialmente al vaglio degli inquirenti. Nei prossimi giorni saranno resi noti i risultati dell’esame necroscopico e dell’analisi tossicologica da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, per chiarire definitivamente le cause della morte. Continuano le indagini dei carabinieri forestali, delegati dalla Procura di Sulmona, che ha aperto un fascicolo contro ignoti, con l’ipotesi di reato di uccisione di animali. (Il Messaggero)