Trump ha lanciato la sfida al commercio globale: dazi al 20% per l'Ue

È il "giorno della liberazione, il giorno in cui reclamiamo il nostro futuro, uno dei più importanti della storia", sono state le prime parole del Presidente Donald Trump salendo sul palco e svelando i dazi reciproci. "Faremo pagare quello che gli altri ci tassano. Reciprocità significa che faremo agli altri quello che fanno a noi, è molto semplice", ha spiegato precisando successivamente che i dazi non saranno esattamente reciproci. "Li tasseremo la metà di quello che ci tassano", ha osservato facendo l'esempio dell'Unione Europea. L'Ue "ci fa pagare il 39% e noi imporremo dazi al 20%", ha messo in evidenza.
Questa sarà l'età dell'oro dell'America. Imporremo ", ha aggiunto ricordando che le tariffe reciproche saranno affiancate dai dazi al 25% su tutte le auto importate. "Se volete dazi zero, venite e produrre in America", ha ribadito quello che ha ripetuto da mesi, subito dopo la sua elezione.
Dopo l'annuncio di Donald Trump sui dazi al 20% per l'Ue, Giorgia Meloni interviene sui social parlando di "misura sbagliata".
"L’introduzione da parte degli Usa di dazi verso l’Unione Europea - scrive la presidente del Consiglio - è una misura che considero sbagliata e che non conviene a nessuna delle parti. Faremo tutto quello che possiamo per lavorare a un accordo con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l’Occidente a favore di altri attori globali". "In ogni caso, come sempre, agiremo nell’interesse dell’Italia e della sua economia, anche confrontandoci con gli altri partner europei", le parole della premier.
L’elenco completo di tutti i dazi, diffuso dalla Casa Bianca.
Alla Cina dazi del 34%; Unione europea 20%; Svizzera 31%; Regno Unito al 10%; per il Vietnam dazi del 46%; a Taiwan 32%; Giappone 24%; India 26%; Corea del Sud 25%, Thailandia 36%. A seguire, Indonesia 32%; Malesia 24%; Cambogia 49%; Sud Africa 30%; Brasile 10%; Bangladesh 37%; Singapore 10%; Israele 17%; Filippine 17%; Cile 10%; Australia 10%; Pakistan 29%; Turchia 10%.
E ancora, Sri Lanka 44%; Colombia 10%; Perù 10%; Nicaragua 18%; Norvegia 15%; Costa Rica 10%; Giordania 20%; Repubblica Domenicana 10%; Emirati Arabi 10%; Nuova Zelanda 10%; Argentina 10%; Ecuador 10%; Guatemala 10%; Honduras 10%; Madagascar 47%; Myanmar 44%; Tunisia 28%; Kazakistan 27%. Alla Serbia gli Usa impongono dazi del 37%; Egitto 10%; Arabia Saudita 10%; Salvador 10%; Costa d'Avorio 21%; Laos 48%; Botswana 37%; Trinidad e Tobago 10%; Marocco 10%. Il tutto prevedendo anche una base minima del 10% di tariffe su tutti i prodotti stranieri. Separatamente verranno imposti dazi del 25% sulle auto prodotte all'estero.