25 Aprile: la Liberazione celebrata a Scanno nel ricordo di Papa Francesco

Anche a Scanno è stato celebrato l’𝟖𝟎° 𝐀𝐧𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, con una manifestazione per tributare gli 𝐨𝐧𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐢 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢.
Il corteo con il Gonfalone del Comune di Scanno e le Autorità civili, militari e religiose si è mosso alle ore 10,45 da Piazza Santa Maria della Valle per raggiungere Piazza San Rocco, dove, con una cerimonia sobria e partecipata, è stata deposta la corona d’alloro davanti al Monumento ai caduti di tutte le guerre.
Dopo il momento di preghiera, nel ricordo dei caduti di tutte le guerre e di Papa Francesco, il Parroco don Luigi Ferrari ha impartito la benedizione a tutti presenti.
Il Sindaco di Scanno Avv. Giovanni Mastrogiovanni ha ricordato il significato della ricorrenza. Ogni 25 aprile rappresenta un momento di riflessione sui valori fondanti della Repubblica italiana: la democrazia, la libertà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Valori che la Resistenza contribuì a riconquistare e a cui il ricordo di Papa Francesco aggiunge un’ulteriore dimensione.
Il 25 aprile è una giornata di profondo significato per l’Italia. In questo giorno del 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale contro l’occupazione nazista e il regime fascista e Milano, sede della più ampia resistenza antifascista, insorse e liberò la città dal fascismo.
Quest’anno, la ricorrenza ha assunto un significato particolare, poiché è giunta a pochi giorni dalla scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso. Questa giornata, dunque, è stata ricordata non solo come una commemorazione del passato, ma anche come un momento storico.
È stato Papa Bergoglio a volere la beatificazione di Salvo D’Acquisto, il vicebrigadiere che scelse di morire per mano nazista, in cambio della vita degli altri. Il collegamento tra il 25 aprile e Papa Francesco è anche in questo. È l’invito a tradurre gli ideali della Liberazione in un impegno concreto per un mondo più giusto e fraterno, in linea con il suo messaggio e la sua eredità spirituale, viva nel cuore dei molti che lo hanno amato e rispettato, che si riflette nei valori fondanti della Festa laica.
Il Pontefice, con il suo costante impegno per la pace, la giustizia sociale e la difesa dei più deboli, ha incarnato molti dei valori che animarono la Resistenza. Il suo messaggio di speranza nel prossimo e di fraternità fa parte ormai della memoria collettiva. Ma non bisogna dimenticare che, accanto al suo magistero religioso, papa Francesco ha trasmesso al mondo il suo impegno civile.
Il ricordo del Sindaco è andato anche al nostro concittadino Carlo Azeglio Ciampi, rifugiatosi a Scanno, dopo l’8 settembre 1943, insieme a Beniamino Sadun, ebreo di Livorno, per ricordare l’altra Resistenza, quella che ebbe un valore morale cristallino nello scenario degli Appennini innevati e con lo stesso rischio della vita di chi imbracciava il fucile, la Resistenza umanitaria.
A quel fenomeno spontaneo dell’Abruzzo occupato espresse riconoscenza e gratitudine il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel 1943 sottotenente di complemento del 9° autieri, il quale, rifugiato a Scanno, riuscì attraverso le montagne a oltrepassare la Linea Gustav e a raggiungere l’Italia liberata.