Scanno Eventi
26 Aprile 2025, 06:57
Il “Dolce Duse” di Angelo Di Masso nella Pasticceria Pan dell’orso a Scanno
Roberto Grossi
Nel numero di Pasqua 2025 della rivista il “Gazzettino della Valle del Sagittario”, attualmente in edicola, c’è un interessante articolo di Giulia di Bartolo sul “Dolce Duse”, realizzato dal maestro-pasticciere Angelo Di Masso per il centenario della morte della grande attrice Eleonora Duse, nomata “La Divina” e in rapporto amoroso col Vate.
Il dolce è stato presentato per la prima volta a Pescara nel museo “Casa Natale di Gabriele D’Annunzio” lo scorso 3 Ottobre, proprio nel giorno della nascita dell’attrice.
Ed ancora, “Il Dolce Duse” entrò di diritto in occasione della cena di Natale dell’Associazione Astra (Associazione di Studi e Tradizioni Regionali Abruzzesi) nel Museo delle Genti D’Abruzzo.
Franca Minnucci, studiosa del poeta Gabriele D’Annunzio e della Duse, così lo presentò ai convitati: un dolce semplice, ma che è una melodia di sapori, così come solo un’anima bella come quella della Duse poteva ispirarci. Con il pasticcere Angelo Di Masso abbiamo creato un inno alla sua anima.
Mercoledì scorso, 23 Aprile, siamo andati al Caffé-pasticceria Pan dell’orso per acquistare “Il Dolce Duse” e gustarlo in famiglia. C’era Monica. Ce l’ha dato e quando abbiamo chiesto il prezzo per pagarlo, ci ha sorriso, dicendoci che nulla era dovuto, perché era un regalo della Pasticceria per l’articolo sulla nostra rivista.
Di vero cuore l’abbiamo ringraziata.
Tornati a casa, ci siamo apprestati a gustarlo. Sul frontespizio dell’elegante scatola che lo racchiude, con l’immagine della “Divina”, dipinta dall’artista Arianna Leardi, c’è scritto: un dolce povero, semplice, perché Eleonora non aveva mai dimenticato le sue origini umili e modeste. Un dolce che parla di casa, di quella famiglia che non ebbe mai, un dolce onesto quello di un’attrice che entrava in scena senza trucco, a testa alta con “solo” il pesante bagaglio di una vita nomade e difficile! Un dolce che avesse semplicemente il profumo delle sue amate violette.
Aperta la confezione e liberatolo dal cellophane è venuta fuori la fragranza di un bel “panetto” invitante.
Ha sprigionato tutti i suoi odori appena tagliata la prima fetta.
Al gusto è risultato leggero, ben lievitato, dolce al punto giusto, con sapori autentici e genuini, che ricordano le preparazioni casalinghe di una volta. Oltre al gusto ha coinvolto anche l’olfatto.
Il “Dolce Duse” si lega culturalmente al ricordo di Eleonora Duse, musa ispiratrice di D’Annunzio.
Foto: Angelo Di Masso tra Arianna Leardi e Franca Minnucci