Abruzzo Cronaca
21 Aprile 2025, 07:44
Celebrata a Scanno la Veglia Pasquale nella Notte Santa
Roberto Nannarone
Per antichissima tradizione la notte del Sabato Santo è la notte di veglia in onore del Signore, cosicché i fedeli, secondo l’ammonizione del Vangelo, portando in mano le lampade accese, sono simili a coloro che attendono il ritorno del Signore, in modo che, quando verrà, li trovi ancora vigilanti e li faccia sedere alla sua mensa.
La Veglia di questa notte, che è la più importante e la più nobile tra tutte le solennità, è unica in ogni chiesa. L’intera celebrazione della Veglia Pasquale deve svolgersi durante la notte, così che non inizi prima che scenda la notte e si concluda prima dell’alba della domenica.
Fuori dalla chiesa, è stato preparato il fuoco. Quando i fedeli si sono radunati in chiesa, il parroco si è recato in fondo alla chiesa, portando il cero pasquale. senza la croce astile né i ceri.
Benedetto il nuovo fuoco, il sacerdote, con uno stilo, ha inciso sul cero pasquale una croce, tracciando al di sopra di essa in alto la lettera greca A (alfa), sotto in basso la lettera Ω (omega) e tra i bracci della croce le quattro cifre per indicare l’anno 2025.
Completata l’incisione della croce e gli altri segni, il sacerdote ha infisso i cinque grani d’incenso nel cero, in forma di croce e, quindi, dal nuovo fuoco ha acceso il cero pasquale.
Nel buio della chiesa è iniziata la processione, durante la quale sono state accese le lampade dei fedeli, fino a quando il sacerdote è arrivato davanti all’altare e stando fermo verso il popolo, ha alzato il cero e per la terza volta ha cantato: La luce di Cristo.
Poi il sacerdote ha deposto il cero pasquale sopra un grande candeliere preparato vicino all’ambone mentre si sono accese le luci della chiesa, ad eccezione delle candele dell’altare.