Valle Peligna Politica
12 Aprile 2025, 07:26
BUCCI PD: "A PROPOSITO DELLA CRISI OCCUPAZIONALE E DELL’ABBAZIA CELESTINA"
Ornella La Civita
Continua la lenta ed inesorabile crisi occupazionale delle aree interne aquilane e più in particolare della valle Peligna. Di fronte alla sempre più concreta emorragia di posti di lavoro per lo stabilimento della Magneti Marelli che, con la perdita della produzione dei bracci oscillanti, farebbe registrare una perdita di quasi 40 lavoratori, si assiste alla debolezza e inconsistenza delle istituzioni e della politica nazionale e regionale nell’affrontare il serio problema legato all’automotive, quindi alla Sevel e di conseguenza alla Magneti Marelli. Sull’altare dello sfruttamento e del lavoro precario, invece, si svendono i diritti sindacali alla 3G. Poi, ancora, la crisi dell’artigianato e le difficoltà della produzione agricola. Infine la grave situazione occupazionale del pubblico impiego che ormai, da molti anni, subisce un lento e inesorabile svuotamento degli uffici pubblici. Il grave sotto organico dei dipendenti del tribunale e della procura (indice di una futura e probabilmente imminente chiusura del tribunale); la sede dell’inps ormai ridotta ad uno sportello on line gli organici ridotti dei Comuni e la chiusura degli uffici del Ministero dei Beni culturali dell’Abbazia Celestina che adesso conta, da più di 60 impiegati, solo 6 addetti alla vigilanza, sono la fotografia impietosa della crisi occupazionale che colpisce in maniera trasversale numerosi settori produttivi del territorio. Ed a proposito dell’Abbazia Celestina leggiamo con attenzione l’improvviso interesse del consigliere regionale Verrecchia per il rilancio storico culturale e turistico dell’Abbazia. Ricordiamo che l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, di proprietà dello Stato, ha vissuto nel tempo vari progetti di rilancio e di finanziamenti finalizzati al totale recupero. Ma la marcia è ancora lunga e non è certo terminata. Qualsiasi progetto di rilancio futuro, dovrà essere inserito in un contesto funzionale al luogo in cui questo importante complesso monumentale si trova tenendo ben presente l’aspetto religioso, culturale e turistico. Ci vuole pertanto un progetto serio e condiviso da tutti gli attori: dal Ministero alla Regione; dall’Università alla Diocesi. Un progetto che sia di ampio respiro certamente non dettato dall’attuale campagna elettorale.