Valle Peligna Ambiente
9 Febbraio 2025, 00:59
PER I COMITATI “NO SNAM”
QUELL’OPERA “NON S'HA DA FARE”
Redazione
Ieri mattina alle ore 11,00 siamo andati alle Case Pende di Sulmona per fare la cronaca sulla manifestazione dei comitati ambientalisti contrari al progetto Snam del rigassificatore e per capire la loro contrarietà.
Arrivare lì e vedere scempiati ettari di terreni agricoli si sta male.
C’erano già gli attivisti con gli striscioni e il loro coordinatore Mario Pizzola. Dopo un po’ lo spazio antistante al cantiere si è riempito di gente. Sono arrivati anche dall’Aquila, da Paganica, da Pescara, dalle Marche, dall’Umbria e da altri parti d’Italia interessati dai 425 chilometri di lunghezza del metanodotto che da Sulmona arriverà fino a Foligno.
Dopo un po’ Mario Pizzola ha preso la parola e ha raccontato gli episodi politici più salienti che portarono a scegliere le “Case Pende” di Sulmona come sede del rigassificatore. Di quel terreno agricolo - sostiene Pizzola - sono stati abbattuti oltre trecento alberi di ulivo per fare posto alle quattro linee che collegheranno l’impianto SNAM. Denuncia che non si è tenuto conto dei reperti archeologici trovati proprio dai sondaggi fatti da SNAM sull’area: tracce di quaranta capanne risalenti a 4.200 anni fa. Rivela che è tutto documentato dall’accesso agli atti fatto alla Soprintendenza e non si comprende perché questi reperti saranno distrutti con il placet del Ministero della Cultura, comprese le tracce di una villa romana con venti stanze e le centocinquanta tombe di epoca protostorica. Per Pizzola è uno scempio che sarà denunciato alla Magistratura.
La manifestazione si è chiusa con un corteo per il corso di Sulmona.