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10 Febbraio 2025, 06:45
Oggi, lunedì 10 febbraio, si ricordano le vittime delle foibe
Redazione
Oggi, lunedì 10 febbraio, è il Giorno del Ricordo, istituito per conservare e rinnovare "la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale" (legge 30 marzo 2004/92).
La ricorrenza è finalizzata a favorire iniziative volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario ed artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, evidenziandone il contributo negli anni trascorsi e negli anni presenti allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica.
Durante e subito dopo la seconda guerra mondiale da parte dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA nelle “foibe”, cavità carsiche dell’Istria, voragini a strapiombo di origine naturale, furono gettati i corpi, anche vivi, di migliaia di soldati e di civili. L’ondata di cieca violenza e di esecuzioni sommarie durò fino al 1947, quando vennero definiti i confini. Con la cessione dell’Istria e la Dalmazia alla Jugoslavia, migliaia di istriani, fiumani e dalmati di etnia italiana furono costretti all’esodo dalle loro terre.
L'emigrazione fu dovuta sia all'oppressione esercitata da un regime di natura totalitaria che impediva la libera espressione dell'identità nazionale, sia al rigetto dei mutamenti nell'egemonia nazionale e sociale nell'area e infine per la vicinanza dell'Italia, vicinanza che costituì un fattore oggettivo di attrazione per popolazioni perseguitate ed impaurite, nonostante il governo italiano si fosse a più riprese adoperato per fermare, o quantomeno contenere, l'esodo[17]. Si stima che i giuliani, i quarnerini e i dalmati che emigrarono dalle loro terre di origine, tra il 1941 e il 1956, ammontino a un numero compreso tra le 250 000 e le 350 000 persone. Emigrarono anche 45 000 persone di etnia slovena e croata non disposti ad accettare il nuovo regime dittatoriale di Franco.
Il 31 gennaio 2024, il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro della Cultura, l’istituzione del “Museo del Ricordo” in Roma. Il Museo ha lo scopo di contribuire a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, di ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.