Solstizio d’Inverno: oggi 21 Dicembre

Oggi alle ore 16,03 avverrà il Solstizio D’inverno. Col suo arrivo le ore di luce saranno le più brevi dell’anno, mentre la notte sarà la più lunga. Un evento astronomico che dura un istante e segna l'inizio dell'inverno  nell'emisfero boreale. Avviene perché i raggi solari hanno la minima inclinazione rispetto all'orizzonte. Il Sole raggiunge lo zenit lungo il Tropico del Capricorno nell'emisfero sud, mentre sopra il Circolo Polare Artico il Sole non riesce a salire sopra l'orizzonte. Se l'asse terrestre fosse perpendicolare al piano dell'orbita terrestre, allora il Sole si troverebbe allo zenit ovunque e in ogni giorno dell'anno: di conseguenza, non ci sarebbero né solstizi, né equinozi e nemmeno le stagioni, con il cosiddetto circolo di illuminazione (ovvero la parte di Terra illuminata dal Sole) che si estenderebbe sempre dal Polo Nord al Polo Sud. 
Da domani le giornate tornando ad allungarsi e, anche se in silenzio e senza mostrarsi fino a primavera, anche tutta la Natura rinasce. Questo è il momento giusto per alcuni riti, antichi e di tradizione popolare e spirituale, adatti per celebrare l’incontro tra buio e luce.
Nei monasteri e nelle terre nordiche, il tempo del buio è il tempo della contemplazione. Il respiro è un modo per ritornare alla propria luce interiore quando tutto intorno era fermo. Per metterlo in pratica occorre semplicemente un luogo silenzioso e qualche minuto per sé. Si inspira immaginando che la luce ritorni e si espira lasciando andare ciò che l’anno ha accumulato. Il respiro agisce come sorta di ponte, porta fuori ciò che pesa e richiama ciò che illumina».
Il Solstizio d’Inverno era anche legato il culto del Sole Invitto, il sole che - dopo il freddo dell’inverno - riesce a riprendersi e riconquistare a poco a poco il suo potere sulle tenebre e l’oscurità. I cristiani temevano la diffusione di un nuovo culto dedicato al Sole Invitto (il primo culto dall’aspetto monoteistico). 
Anche i Saturnalia erano legati al Solstizio d’Inverno che, secondo il calendario giuliano, fissato da Giulio Cesare nel 45 a.C., cadeva proprio il 25 dicembre.
Fu Epifanio di Salamina, scrittore e vescovo cristiano, a rendersi conto dei punti di contatto tra la festa del Sole Invitto e la nascita di Cristo, per cui si decise di “cristianizzare” una festa pagana il 25 dicembre come data della nascita di Gesù, l’unico e vero sole. 
Nel 529 la data venne ulteriormente ufficializzata da Giustiniano, che la rese una festa ufficiale dell’Impero Romano. Ed ecco perché, da allora, si festeggia il Natale il 25 dicembre, almeno tra i cristiani d’Occidente.