L’Aquila e Provincia Cultura
22 Novembre 2025
Premio Laudomia Bonanni: premiazione dei vincitori della sezione detenuti
Redazione
La sezione dedicata ai detenuti del Premio Laudomia Bonanni è stata celebrata nel teatro della Casa Circondariale dell’Aquila, con poesie sul tema della violenza sulle donne. Ospite d’onore la poetessa afgana Somaia Ramish, che ha dialogato con studenti e detenuti tra libertà, rinascita e potere della parola.
Il primo premio è stato assegnato a un detenuto del Carcere di Volterra (PI) per la poesia “Non era amore” sul tema della violenza sulle donne. Il secondo premio ex-aequo è andato a due detenuti, uno del carcere di Pisa “Amore per sopravvivere” e uno del carcere di Sulmona “Liberi”. Sono stati presenti alla Cerimonia gli studenti dell’Istituto “Cotugno” e dell’Aquila che hanno assistito con emozione alla Cerimonia. I ragazzi detenuti nel carcere aquilano hanno letto dei loro componimenti, entrando in grande empatia con gli ospiti del Premio. L’educatore Fabio Iuliano, con un ospite del carcere, ha fatto una dimostrazione di chitarra e voce, in onore della poetessa Ramish, cantando canzoni che parlavano di libertà e di amore.
La poetessa ha declamato alcune sue poesie, emozionando la sala per l’aderenza dei suoi scritti alla sofferenza e rinascita di un luogo come un penitenziario, ma anche di una città come L’Aquila, dopo il terremoto. Rispondendo alle domande degli studenti e dei detenuti ha parlato dell’Afganistan come di una “prigione a cielo aperto per tutti i cittadini e una tomba per le donne. La poesia è un mezzo di libertà e poter godere dei diritti umani quotidianamente, come accade in Italia, non deve essere dato per scontato. Ogni giorno si deve pensare al privilegio di essere liberi di esprimersi e di muoversi”. Rivolgendosi ai detenuti ha parlato della “possibilità id ricominciare da zero. Lei rifugiata in Europa, arrivata senza nessun bene e lasciando nella sua terra tutti gli affetti, ha ricostruito la sua vita e si è rialzata esprimendo i suoi sentimenti attraverso la poesia e facendosi attivista per i diritti umani dei cittadini afgani”



