AVS Sulmona sulla visita del Direttore Generale della ASL a Sulmona

Iniziamo con il dire subito una cosa: le visite dei vertici dell' Azienda Sanitaria Locale servono! Servono sia quelle ufficiali che quelle meno ufficiali; servono per fare il punto della situazione, per vedere con i propri occhi, per capire dove si sta andando e per assumere impegni. Servono perché siamo esseri umani e viviamo di fisicità; servono perché chi guida un’azienda – tanto più se sanitaria – non può essere solo carte e burocrazia, né può rapportarsi soltanto a carte e burocrazia: deve vedere, ascoltare, chiedere, indicare una direzione.
Sarà il tempo e sarà chi, come noi, non perde l’attenzione, a misurare quanto e quando gli impegni presi verranno mantenuti; per quanto ci riguarda, noi abbiamo pigiato lo start del conto alla rovescia ed abbiamo fissato il timer, per la giusta collocazione del CUP, alla prossima primavera.
Per ora prendiamo atto di una diversa attenzione verso un territorio che troppo spesso è stato lasciato ai margini e registriamo quindi con soddisfazione l’individuazione di una sistemazione finalmente dignitosa per il Centro Unico Prenotazioni, sia per chi ci lavora, sia per chi ogni giorno vi si reca. Una normalità che altrove sarebbe scontata e che qui, invece, è una conquista.
Vogliamo ricordarlo, perché anche noi ci siamo presi un impegno con le lavoratrici ed i lavoratori del CUP: AVS Sulmona ha denunciato più volte l’inadeguatezza dei locali finora utilizzati, a tratti indecorosi, certamente inadatti a garantire efficienza, sicurezza e rispetto per chi vi opera e utenti. Se oggi si procede verso una soluzione, non possiamo che prenderne atto positivamente – senza tuttavia dimenticare quanto tempo sia stato necessario prima che la ASL non riconoscesse lo stato dei fatti e rimanendo vigili fino al giorno in cui l’impegno sarà realtà.
C’è un episodio recente, riportato dalla stampa, che pesa sul nosocomio peligno ed è la vicenda dell' aggressione ai danni di una dottoressa del Pronto Soccorso e la morte dell'anziana paziente, che sembrerebbe non aver ricevuto le cure ottimali: non entriamo nel merito specifico, non ci compete e non sarebbe giusto, possiamo però affermare che, quanto accaduto, non è una parentesi ma il frutto amaro di un sistema saturo, dove personale ridotto all’osso, turni massacranti e strutture in affanno creano un clima esasperato in cui, troppo spesso, i pazienti e chi opera in prima linea pagano prezzi  altissimi. 
Non è tollerabile e non è più sostenibile.
Ricordiamo al Direttore Generale, ma soprattutto a tutta la filiera che regge il potere da Sulmona a Roma – a quel complesso di figure che chiedono il voto in virtù della capacità d’azione che, almeno in teoria, dovrebbero saper esercitare - amministratori locali, consiglieri e assessori regionali, parlamentari di maggioranza e rappresentanti di governo – ciò che realmente serve: servono medici assunti a tempo indeterminato, servono professionisti che scelgono la Valle Peligna non per ripiego ma perché qui trovano  le condizioni adeguate per lavorare, crescere professionalmente e vivere con dignità, senza sacrificare la qualità della vita propria e delle proprie famiglie.
Non continuiamo a raccontarcela: il problema non è la “mancanza di volontà della ASL” ad assumere, come alcuni tendono a sibilare per non prendersi delle responsabilità, ma la scarsa attrattività di un territorio che scivola da anni lungo un piano inclinato fatto di isolamento, ritardi, disattenzioni, mancanza di lavoro e promesse mai mantenute.
Un territorio che perde pezzi e professionalità perché la politica – quella che dovrebbe programmare e governare e non limitarsi a gestire – lo ha lasciato indietro, come si lascia indietro ciò che non si considera più strategico.
La Valle Peligna e le Aree Interne non chiedono privilegi, noi non li chiediamo: chiediamo invece giustizia territoriale, investimenti veri, lavoro, presidi sanitari funzionanti, strutture e macchinari moderni e politiche capaci di invertire una rotta che, se non affrontata con energia, rischia di diventare irreversibile (se già non lo è …).

Alleanza Verdi e Sinistra - Sulmona