Valle Peligna Cronaca
18 Novembre 2025
VISITA ISTITUZIONALE ALL’OSPEDALE DI SULMONA
Casa di Comunità e Centro Nascite
Redazione
Ieri nell’Ospedale di Sulmona c’è stata una delegazione istituzionale per vagliare la situazione del nuovo complesso, realizzato dalla Asl, che già dalla prossima primavera dovrebbe accogliere gli uffici del Cup e la Casa di Comunità.
C’erano Paolo Costanzi, direttore generale della Asl 1, il sindaco Luca Tirabassi, il vicesindaco Mauro Tirabassi, il presidente del consiglio comunale Franco Di Rocco e le due consigliere regionali della vallata, Marianna Scoccia e Maria Assunta Rossi.
La delegazione ha incontrato primari e operatori dei reparti, ascoltando direttamente da chi lavora in corsia osservazioni, esigenze e proposte per migliorare i servizi sanitari del territorio.
Il dott. Costanzi ha dato assicurazioni che nella primavera prossima sarà aperta la nuova struttura che accoglierà “un CUP molto confortevole, progettata secondo criteri moderni, per un miglioramento concreto per i cittadini con tempi più rapidi, servizi più vicini e una riorganizzazione che va nella direzione di una sanità più moderna e funzionale”.
Il direttore generale ha affrontato anche l’argomento del parco mezzi vetusto, con la seconda ambulanza che in tre mesi ha alzato bandiera bianca, durante il servizio di trasporto di un codice rosso presso l’ospedale di Avezzano. Costanzi ha rimarcato quanto già specificato la scorsa settimana dalla Asl, con l’arrivo di quattordici nuove ambulanze entro quattro mesi, il tempo di chiudere la gara d’appalto.
“Non è semplice reperire ambulanze a noleggio – ha spiegato - perché si tratta di mezzi speciali. Intanto negli ospedali, anche a Sulmona, si investirà sulla sicurezza degli operatori sanitari, dopo le minacce alla dottoressa del pronto soccorso. Per quanto riguarda il posto di polizia, al momento non è presente: affronteremo la situazione con il questore. Il posto fisso dipende anche dalla disponibilità delle forze dell’ordine; mi attiverò per ripristinarlo, oppure per prevedere una guardia giurata armata”.
Centrale anche il tema delle nascite, in un comprensorio che nel 2024 ha contato 306 nuovi fiocchi, di cui 127 nella sola Sulmona. Cifre troppo basse per il traguardo annuale di 500, richiesti dalla legge. Ma il dott. Costanzi rassicura: “Non si chiude nulla: sto redigendo l’atto aziendale. In questi giorni è in pubblicazione l’avviso per un ginecologo. Un bando triennale rappresenta una scelta di vita, un incarico di sei mesi no: questo è ciò che ho fatto finora. Arriveranno anche specializzandi per l’attività clinica. Stiamo facendo l’impossibile. Per il punto nascite garantiamo i turni notturni con prestazioni fornite anche dall’Ospedale di Teramo”.
A breve, invece, sarà disponibile nuova forza lavoro, seppur a tempo determinato. Costanzi ha annunciato l’espletamento di nuovi concorsi per il personale sanitario, per un periodo di tre anni, e non più di appena sei mesi.
La visita è poi proseguita nella nuova Casa di Comunità, ormai in fase di completamento e destinata a diventare un punto di riferimento per la medicina territoriale integrata.
La Case di Comunità (lo diciamo noi) non risolverà i problemi sanitari di tutto il territorio peligno perché i piccoli Comuni che sono lontani da Sulmona non troveranno giovamenti, perché i disagi continueranno ad esserci.
In Italia, le Case di Comunità introdotte dal PNRR: strutture territoriali del Servizio Sanitario Nazionale, che offrono servizi sanitari e sociosanitari integrati (medicina di base, specialistica, infermieristica, assistenza sociale, ecc.) vengono istituite ogni 40-50 mila abitanti all'interno di ogni Distretto Sanitario, che a sua volta fa parte dell'ASL.
La Scoccia ha dichiarato: “È stato un confronto prezioso e costruttivo,” ha dichiarato Scoccia al termine degli incontri. “Ho percepito una forte attenzione da parte della direzione strategica verso l’ospedale e verso i professionisti che garantiscono la cura dei cittadini.” Un giudizio condiviso anche dalla consigliera Maria Assunta Rossi, che ha ribadito il valore della struttura e il suo ruolo centrale per la sanità della Valle Peligna.

