Valle Peligna Musica
10 Novembre 2025
Camerata musicale: “Dialoghi romantici” da Schumann a Schubert, Beethoven e Dvorak
Redazione
Ieri, domenica 9 Novembre, è stata la volta della musica da camera al Teatro Caniglia di Sulmona dove la 73a stagione della Camerata Musicale ha proposto il Duo di violoncello e pianoforte formato dal violoncellista tedesco Alexander Hulshoff e la pianista Ilaria Loatelli, già nota al pubblico della Camerata. I due si sono esibiti in un programma dal titolo significativo: “Dialoghi romantici”: da Schumann a Schubert, Beethoven e Dvorak.
Il violoncello di Hulshoff e il pianoforte di Ilaria Loatelli, coppia di musicisti ben affiatati, hanno trasportato il pubblico in un viaggio ideale attraverso la storia della musica tra fine Settecento e fine Ottocento: dal grande preromantico Beethoven ai più celebri rappresentanti della corrente romantica, Franz Schubert e Robert Schumann, fino al periodo tardo-romantico cui appartiene Antonin Dvořák
Nell’appuntamento di ieri il violoncello di Hulshoff e il pianoforte di Ilaria Loatelli, coppia di musicisti ben affiatati, hanno trasportato il pubblico in un viaggio ideale attraverso la storia della musica tra fine Settecento e fine Ottocento. Dal grande preromantico Beethoven ai più celebri rappresentanti della corrente romantica, Franz Schubert e Robert Schumann, fino al periodo tardo-romantico cui appartiene Antonin Dvořák .
La serata si è aperta con Fantasiestücke (Pezzi di fantasia) op. 73 di Schumann. Una composizione per clarinetto e pianoforte scritta nel 1849 ( l’autore stesso però il clarinetto poteva essere sostituito da violino o violoncello). Si tratta di tre brani intimi e poetici, caratteristici dello stile romantico di Schumann.
Ha fatto seguito la Sonata in La min. detta“L’Arpeggione”, una delle composizioni cameristiche più celebri di Schubert. Scritta per l’arpeggione, strumento a corde simile a un violoncello, appena inventato, ma caduto presto in disuso. Oggi la composizione viene quasi sempre eseguita con il violoncello.
La seconda parte della serata ha messo a confronto il precursore del romanticismo nella musica e il rappresentante del tardo romantico.La Sonata n. 3 in la maggiore op. 69, per violoncello e pianoforte di Beethoven è una composizione fondamentale nella storia della musica da camera, considerata la prima sonata che riabilita il ruolo solitamente subordinato del violoncello, dando pari importanza a entrambi gli strumenti. Pubblicata nel 1809 la sonata è dedicata all’amico barone von Gleichenstein, violoncellista dilettante.
Ha chiuso la serata il Rondò in sol minore op. 94 del compositore Ceco Antonín Dvořák . Originariamente scritto per violoncello e pianoforte e successivamente arrangiato anche per violoncello e orchestra. La prima esecuzione della versione originale a gennaio
Il violoncellista tedesco Alexander Hülshoff è riconosciuto a livello internazionale come uno degli interpreti più raffinati e versatili della sua generazione.
La pianista veronese Ilaria Loatelli si distingue per ..sensibilità musicale, precisione tecnica e profondità interpretativa.


