Chieti e Provincia
22 Ottobre 2025
Artinvita Festival 2025, il linguaggio sportivo si fa danza con Le Tir Sacré
Alessandra Renzetti
L’ottava edizione del Festival Internazionale degli Abruzzi Artinvita che si sta svolgendo in una configurazione ristretta giungerà sabato 25 ottobre al suo ultimo appuntamento dopo aver attraversato i comuni di Arielli (Ch) e Crecchio (Ch).
Alle ore 21.00 nel Teatro Comunale C. De Nardis di Orsogna (Ch) andrà in scena Le Tir Sacré, (Il colpo decisivo) uno spettacolo di teatro/danza della coreografa francese Marine Colard, adattato alla versione italiana per la prima nazionale grazie al sostegno di Institut Français, in collaborazione con Kilowatt Festival e I guardiani dell’Oca e con la partecipazione della squadra di pallavolo femminile Virtus Orsogna Volley.
Nello spettacolo il linguaggio sportivo si fa danza, unendo ironia e critica sociale. Movimento coreografico e telecronaca si fondono per esplorare il legame tra gesto atletico e narrazione. Una volta estrapolato dal suo contesto, il commento sportivo si rivela comico, tragico e talvolta toccante, capace di portare alla luce una
serie di tematiche come sessismo, razzismo, omofobia, misoginia e nazionalismo.
«In Le Tir Sacré - scrive la Coreografa Marine Colard - cerco di mettere in relazione da una parte la postura d’eccellenza e la prestazione dell’atleta con le sue vittorie e le sue sconfitte, dall’altra, il commento sportivo e il lato patetico della sua esuberanza».
Affrontare il tema dello sport per far vivere il corpo e i suoi movimenti
attraverso la gestualità degli atleti, l’immobilità e la tensione nel disegno delle loro posture: “più veloce, più alto, più forte”. Dare il meglio di sé, allo stadio così come alla città, è un ideale che ognuno può far proprio. Ci si attacca allo sforzo e alla sua filosofia, ci si lascia ispirare dalle posture, ma anche dai lunghi momenti di preparazione, dai dubbi, talvolta dalla paura; dai corpi in tensione
ma anche dai corpi rilassati. L’atleta deve rispettare degli allenamenti molto rigorosi.
Così come i danzatori e le danzatrici ripete gli stessi gesti, li migliora un giorno dopo l’altro: il modo e il ritmo di mettere un braccio davanti all’altro in acqua, la curva del braccio per lo stile libero, l’asse della mano per avanzare in acqua e
guadagnare velocità o ancora la maniera di tenere una racchetta da tennis, o quella di piegare le ginocchia nello sci alpino. È tutto molto preciso, quasi al millimetro.
Nella chiesa di San Rocco ad Arielli, fino a domenica 26 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, sarà visitabile l’installazione audiovisiva di Django Burdeau, Terra di Cinghiali inaugurata la scorsa domenica.
Terra di Cinghiali è un investigazione poetica di un paesaggio post-agricolo, nata dal paesaggio che circonda il fiume Arielli, che cerca di creare un ambiente capace di sovvertire le concezioni binarie del rapporto umano-natura ed espandere la nozione di paesaggio. Arrivato ad Arielli nell’Ottobre 2024, nel contesto di una residenza artistica, Django Burdeau, è stato immediatamente sedotto dal paesaggio. Nel tempo trascorso lì ha svolto un'indagine in dialogo con la fitta vegetazione che lo circondava e gli abitanti del territorio. L’installazione è il frutto di questo viaggio e di questa ricerca.
Artinvita è organizzato dall’associazione abruzzese Insensi in coproduzione con Théâtre de Léthé – Collectif 2+ e questa ottava edizione è resa possibile grazie al sostegno dell’Institut Francais la collaborazione del Teatro Comunale C. De Nardis di Orsogna nella gestione de I Guardiani Dell’Oca, la residenza per Artisti ad
Arielli Dentro La Terra, Il Palazzo Monaco di Crecchio nella gestione dei Sapori di Crecchio, la Pizzeria FràGranze e il supporto dei Comuni di Orsogna, Arielli e Crecchio che sin dai primi anni hanno creduto in questo Festival.

