Scanno Tradizioni
21 Ottobre 2025
Le “Glorie” di San Martino cominciano ad elevarsi dai tre colli di Scanno
Redazione
La sera della vigilia della festa di San Martino, il 10 Novembre, dai tre colli, Cardella San Martino e la Plaja, si eleveranno all’unisono tre torri di fuoco, che squarceranno le tenebre, illuminando il paese. Per questa magia è già iniziata la raccolta della legna da parte di adulti, ragazzi e bambini. Gli adulti la tagliano e i ragazzi e bambini la portano a destinazione dove persone esperte l’asserrano dentro il quadrilatero, segnato da altissimi “palanconi”.
Il rituale del fuoco è un’antica tradizione, che la cultura e la conoscenza hanno modificato nel tempo, senza interromperne la continuità. A Scanno, in devozione verso il Santo Martino, o, in maniera ridotta a gennaio, verso Sant’Antonio Abate, come in altri paesi dove alla vigilia della festa dei Santi si accende il fuoco, diventa un elemento centrale perché rappresenta purificazione, trasformazione e rinascita.
Il suo significato culturale e la sua presenza rituale è in linea con la religione cattolica: punisce i peccatori con le fiamme dell’Inferno, ma è anche sacro perché lo Spirito Santo è rappresentato da un fuoco che illumina e, collegato all’azione dello Spirito, brucia la paura e accende l’amore.
Nell’ambito della festa di paese, il fuoco contribuisce ad aumentare lo spirito di condivisione.
Le “Glorie” uniscono e come non mai vedono la partecipazione di tutti, in più piacciono anche le chiassose discussioni sulla “Gloria” più spettacolare, quando si scende in piazza per godersi la festa.

