È stato un malore a consegnare il sub Ugo Coppola alla morte

Gli esami cadaverici hanno stabilito che il sub Ugo Coppola, originario di Villalago, è morto in seno al Mare Adriatico a causa di un malore fatale. Sono stati eseguiti ieri pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale di Fano. Le voci di questi giorni sulla sua imperizia, sulla sua scarsa destrezza a stare sott’acqua sono state screditate. Ugo aveva dei problemi di cuore e soffriva di diabete. La morte l’avrebbe potuto prendere anche in altri luoghi e situazioni.
Ci piace dire che “Nostra sorella morte corporale”, come la chiamava San Francesco, è stata “rispettosa e sensibile” con Ugo, perché l’ha preso, vestito da sub, mentre era sott’acqua nel Mare che aveva conosciuto da bambino e che da grande è riuscito ad immergersi per stare tra le sue braccia, trovando quella gioia che si prova nell’essere cullato dalle acque. Aveva vinto tutti gli ostacoli per essere un sub, di quelli che lo fanno per passione.
Tornerà presto dalla sua mamma che l’aspetta alla sua Pescara dove lavorava, alla sua chiesa dove suonava l’organo,  e poi a Villalago per l’ultimo saluto dei suoi compaesani che l’hanno amato e per ricongiungersi a suo padre nel cimitero del paese.
Caro Ugo ti aspettiamo e tu guardaci da lassù!

Note di cronaca
Ugo, 54 anni, non era più riemerso durante l’immersione del 13 agosto scorso al Relitto del Paguro a Ravenna. I sommozzatori dopo tre giorni di ricerche non trovarono il suo corpo senza vita. È riemerso dopo un mese e mezzo e trovato adagiato sulla spiaggia a Ponte Sasso, nelle Marche.
La Procura di Ravenna ha iscritto tre persone nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo e omissione di soccorso. L’inchiesta è sulla spedizione organizzata dal gruppo Dive Planet di Rimini, ma anche sul percorso formativo seguito da Coppola, che aveva ottenuto i brevetti in Abruzzo.
Gli esiti dell’autopsia portano l’attenzione degli inquirenti ad indagare sul rilascio della certificazione per l’idoneità a svolgere l’attività di sub. Avendo ora l’orologio indossato da Ugo gli inquirenti vogliono metterlo a confronto con quelli degli altri sub, per verificare se abbia seguito lo stesso itinerario del gruppo e per quanto tempo sia rimasto vivo sott’acqua.