Torna l’Antica Fiera di Tornimparte

“L’inaugurazione del monumento all’Albero del Maggio (o, come preferiamo chiamarlo qui da noi, Ju Calenne) realizzato da Marino Di Prospero, seguito da un partecipato convegno su questo importantissimo rito arboreo, ha aperto il programma dell’Antica Fiera di Tornimparte” Così scrivono, in una nota congiunta, Giammario Fiori, Sindaco di Tornimparte, e Giacomo Carnicelli, Presidente del Consiglio Comunale.
“L’Antica Fiera, è stata istituita nel 1869 dal Consiglio Comunale di Tornimparte  per rispondere alla necessità di un luogo di scambio commerciale di tutta l’area ad ovest della Città dell’Aquila oltre che del Cicolano. La nostra Antica Fiera è molto cambiata nel corso degli anni a seguito delle esigenze legate al commercio del bestiame ed è per questo che abbiamo voluto, in questi anni, darle un volto nuovo: non più, o per meglio dire, non solo un mercato, ma un contenitore più ampio, che porti al proprio interno momenti di approfondimento e confronto legate al mondo dell’agricoltura.
E proprio nel segno di questa evoluzione, il programma dell’Antica Fiera del 15 ottobre che prevede la mostra mercato del bestiame (un necessario richiamo alla tradizione), il mercato campionario e numerose attività culturali, quest’anno sarà arricchito con “I profumi delle valli del Raio e Aterno”, una mostra mercato dedicata al Tartufo, sviluppata con la collaborazione della neonata Associazione dei tartufai e tartuficoltori delle Valli del Raio/Aterno, che si svilupperà attraverso attività dimostrative delle ricerca del Tartufo e momenti di degustazione e divulgazione.
Nei giorni seguenti, il programma prevede un approfondimento sulle prospettive della viticultura in area montana durante il quale il Vice Presidente della Regione Emanule Imprudente ed il Consigliere Regionale Luciano D’Amico si confronteranno con viticultori ed aziende locali. Sono previste, inoltre, numerose iniziative culturali, sociali, di approfondimento che ci accompagneranno fino al 21 ottobre.
“Continuiamo a lavorare” concludono Fiori e Carnicelli “affinchè L’Antica Fiera possa continuare ad essere un momento essenziale nella vita della nostra Comunità, ben consapevoli del fatto che questa Manifestazione debba necessariamente seguire le nuove dinamiche che interessano l’agricoltura e la zootecnia e, più in generale, l’interno sistema economico e sociale di questo Territorio”.