LA TRADIZIONE DELLE “CHEZETTE”
La notte del 5 Gennaio a Scanno

Anche quest’anno il 5 Gennaio 2025, vigilia della “Pasquetta”, Scanno ha rivissuto la tradizione dei canti di questua, con due gruppi di “questuanti”, fatti di cantori e musicisti.  
In Abruzzo l’Epifania è detta  Pasquetta o “Pasqua de la Befana”. È ancora usanza in alcuni paesi, e tra questi Scanno, annunciare da parte di comitive di cantori la festività con la richiesta di doni mangerecci.
A Scanno è detta “La serenata de le chezette”. I cantori e i musicisti con cappa e cappello cantano sotto la finestra della ragazza la seguente tiritera:
“Domattina è la Pasquetta / che sia Santa e benedetta / vengono i Magi dall’oriente / cantano tutti allegramente / Addumane è la Pasquetta / t’appenneme la chezetta. / Nen ce mette cherrevone / ma soltanto cose bbone: / de presutte n’affellata, / de secicce na cacchiata, / de vescicchia nu lumminielle / e nu fecate d’agnielle. / Nu cunijje, na ghellena, / d’ova fresche na duzzena / Vine assé, me raccumanne / e cumenze buone j’anne”.
Questi versi li abbiamo ripresi da “ Eustachio e Tetacanera, ovvero le tradizioni popolari di Scanno” di Marco Notarmuzi, poeta e storico, che così conclude: “questa originale serenata alterna, senza apparente nesso, versi in lingua con versi in perfetto dialetto”.
Oggi la serenata non ha più la finalità della questua, ma rientra nel processo di tener vive alcune usanze del passato, anche se la stessa tiritera ha subito degli “aggiustamenti”, rapportati alla modernità dei tempi.
I due gruppi, seguiti da un folto numero di persone, hanno tenuto il loro “concerto” nei punti più strategici del centro storico. Essi hanno il merito di far rivivere questa tradizione, anche se alla tiritera ha fatto seguito la canzone “O Scanne Bielle”. E ci sta!