L’Aquila e Provincia Interventi
15 Gennaio 2025, 07:12
CAPESTRANO : “ LA MESSA E' FINITA”
ALFONSO D'ALFONSO
È una grande vergogna negare alla comunità di Capestrano, prevalentemente composta da anziani, la sacrosanta possibilità di ritrovarsi nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Pace ubicata nella piazza centrale del paese, unico luogo di incontro e preghiera per i tanti fedeli di Capestrano.
Sono passati ormai sedici lunghi anni dal sisma del 2009 e da allora tutte le funzioni religiose si celebrano presso la Chiesa del convento di San Giovanni che peraltro dista oltre un chilometro dalla piazza principale, distanza comprensibilmente difficile da percorrere per anziani e disabili. Sedici anni di puntellamenti con il rischio che potrebbero verificarsi cedimenti con forti ripercussioni sulla viabilità delle due arterie laterali alla Chiesa e, in quel caso ovviamente si assisterebbe al solito rimpallo di responsabilità post factum.
È da considerare altresì il danno arrecato all' immagine della piazza per i numerosi visitatori i quali sono indotti a pensare che il paese è ancora in emergenza. Il tempo trascorre inesorabilmente e continua il degrado della pregevole Chiesa di Santa Maria della Pace, costruita nel corso del XVII secolo e dove oggi piccioni, volatili e ratti entrano attraverso le finestre danneggiate utilizzando il luogo sacro come fissa dimora.
Tutto ciò oltre ad essere vergognoso è anche oltraggioso nei confronti del popolo italiano, poiché sono già stati stanziati più di 4 milioni di euro di fondi pubblici con progetti redatti ed approvati con una normativa chiara sulle procedure da seguire.
Lo stallo si è determinato perché le stazioni appaltanti per i due finanziamenti, sisma 2009 e 2016 sono rispettivamente: " Segretariato generale regionale del Ministero della Cultura nel primo caso e della Curia di Valva e Sulmona nel secondo, che tra l'altro ha il finanziamento maggiore. Trascorsi oramai sette mesi dall ultimo annuncio dell' imminente inizio delle attività , cosa mai avvenuta , il giorno 11 Gennaio 2025 presso il ristorante il Castello nella piazza di Capestrano, un folto numero di cittadini hanno tenuto un incontro con l' onorevole Giovanni Legnini attuale commissario alla ricostruzione ad Ischia e già commissario alla ricostruzione per il cratere 2016 delle quattro regioni centrali di cui l'Abruzzo. ( si deve infatti alla gestione Legnini il secondo stanziamento dei circa 2 milioni e mezzo di euro che vede come destinatario il soggetto propietario dell'immobile, la Curia di Sulmona).
L'onorevole Giovanni Legnini , nel corso dell incontro, ha ricostruito in modo puntuale l'intero iter dell'intrigata vicenda della ricostruzione della Chiesa a partire dal sisma 2009 ad oggi, con puntali riferimenti normativi e relativi atti adottati. Purtroppo i tortuosi percorsi burocratici hanno fatto si che la nostra chiesa rappresenti nel merito un caso particolare datosi la difficile composizione delle procedure derivanti dalle due diverse stazioni appaltanti.
A tal proposito l'unica strada percorribile è individuare in un'unica stazione appaltante che garantisca procedure snelle e veloci nel rispetto delle norme vigenti, vale a dire, come stabilito dalla finanziaria del 2013, il soggetto propietario : la Curia di Sulmona per l'appunto. Diversamente , nella migliore delle ipotesi, si andrà nella direzione di tempi interminabili privando intere generazioni dell'importante luogo di culto arrecando peraltro un grave danno all immagine del paese che tenta faticosamente di fare del turismo una delle attività principali della Rinascita economica.
L'assemblea ha unanimemente dato atto a Monsignor Michele Fusco vescovo di Sulmona-Valva , di essersi fatto carico per intero del peso del difficile percorso con una politica totalmente assente o passivamente a rimorchio della sua azione. Al fine di dar vita ad una necessaria mobilitazione popolare si e' deciso di costituire un comitato locale che potendo contare anche sul prezioso contributo dell ' Onorevole Giovanni Legnini , si adopererà per avviare tutte le azione necessarie a sbloccare un quadro fortemente condizionato da interessi corporativi e non solo...
Il comitato su indicato si riunirà nei prossimi giorni per definire in modo collegiale le azioni sia politiche che giuridiche che si andranno ad intraprendere , ivi compreso la presentazione di un interrogazione parlamentare a cui sta già lavorando il coordinatore del comitato Alfonso D' alfonso attraverso rappresentanti delle Istituzioni Parlamentari, su mandato dell' assemblea.
L'interrogazione sarà supportata da dati e riferimenti normativi puntuali che a parere dei convenuti non hanno fino ad oggi ottenuto le giuste risposte. Il destinatario dell'interrogazione sarà il Ministro alla Cultura Alessandro Giuli.
Dopo ben sedici lunghi anni è il minimo che si potesse fare - conclude D'Alfonso - tenendo conto che da parte del Segretariato Generale finora non ci sono state risposte concrete nonostante gli sforzi di Sua Eminenza il Vescovo Michele Fusco e l' appello del Prefetto dell'Aquila Dott. Giancarlo Di Vincenzo.
Di contro non vi è stato nessun risultato tangibile dai solleciti effettuati dalle amministrazioni locali , di cui si è venuti a conoscenza solo ora e per via ufficiosa, le quali non hanno saputo interpretare appieno l impatto negativo di questi incomprensibili ritardi sulle speranze di rinascita delle popolazioni locali.
Sia chiaro che alla luce di tutto questo non ci saranno sconti nei confronti di nessuno che volesse continuare ad operare in modo sfuggevole, opaco o in mancanza di trasparenza.
Noi agiremo alla luce del sole , in modo collegiale , informando periodicamente i cittadini sensibili alla soluzione del problema. Se sarà necessario utilizzeremo anche strumenti estremi di protesta popolare, cosa che, è nostra ferma convinzione, andava fatta per tempo dai rappresentati delle istituzioni locali.