Il lunedì del direttore
Ad Amarena, mia concittadina e confidente

Cara Amarena, per un giornale “Vi sono momenti in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo (O.F.)”.
Ho letto la lettera dello scorso 28 Novembre inviata al Sindaco dal Gruppo Consiliare di minoranza, “ProgettiAmo Villalago”, che gli comunicava che si sarebbero astenuti dal partecipare al Consiglio Comunale, convocato per la stessa giornata del 28 Novembre.
Una forma civile e democratica di protesta, che ricorda la «secessione dell’Aventino», messa in atto dai plebei contro i patrizi. L’evento risale al V secolo a.C.  quando in segno di protesta contro i soprusi dei patrizi si ritirarono sul Colle Aventino, abbandonando tutte le attività, soprattutto quelle più umili, che conducevano quotidianamente. L’azione dei plebei colse di sorpresa i nobili, perché Roma cadde nel caos, per cui vennero incontro alle loro richieste istituendo i Tribuni della plebe. Due figure politiche elette dal popolo, che dovevano farsi difensori delle richieste della plebe e garantire la giustizia sociale.
I Tribuni avevano il carattere della “sacrosanctitas” , cioè dell’inviolabilità.
La protesta del gruppo di minoranza nasce dal mancato rispetto da parte del Sindaco-Presidente delle determinazioni assunte dall’organo consiliare.
Cara Amarena, tu sai come la penso, ma non voglio infierire contro il primo cittadino, perché sarebbe scorretto prendermela solo con lui, in quanto ha un gruppo che lo sostiene e se non protesta, significa che condivide la sua  “politica”, il suo modo di rapportarsi con l’opposizione, che rappresenta metà meno due della popolazione.
Nella lettera della minoranza si legge:
«Nell’ordine del giorno non è stata nuovamente inserita, inadempienza che si protrae da quasi un anno, la discussione sulla questione “Cogesa”, che venne proposta in una seduta del dicembre 2023 da questo gruppo e votata all’unanimità da tutta l’assise comunale. Nel frattempo abbiamo più volte sollecitato il sindaco/presidente ad attivarsi nel rispetto delle determinazioni assunte dall’organo consiliare. Lo abbiamo fatto nelle sedute precedenti a questa odierna, ma lo abbiamo fatto anche per iscritto. Tutto questo non è servito. Il sindaco/presidente si ostina a non inserire nell’o.d.g. una discussione che per la comunità villalaghese assume una rilevanza fondamentale, soprattutto alla luce delle ultime notizie pubblicate sulle testate giornalistiche locali. Allo stesso tempo il sindaco si ostina a non rispondere a tutte quelle domande poste da questo gruppo in varie sedute e rispetto alle quali si era impegnato a farlo per iscritto, considerati – aggiungiamo noi - i suoi silenzi in Consiglio (una su tutte quella di trasmettere una relazione sulla situazione finanziaria del Comune di Villalago, di cui lo stesso sindaco si disse preoccupato. Anche tale impegno venne approvato dall’unanimità dei consiglieri comunali».

Da questo giornale, come cittadino di Villalago, più volte ho chiesto al sindaco, per darne notizia, di voler conoscere la situazione del Centro Turistico “Tassido Coda” e della Centralina idroelettrica. Non ho avuto mai il piacere di una risposta, né tantomeno l’invito a consultare i relativi atti. Neppure le due questioni sono state portate in consiglio Comunale per un confronto tra i due gruppi politici.
Non si amministra in questo modo. Eventuali danni ricadono sui cittadini, come successo per il “Dissesto finanziario del Comune”.

Villallago attualmente ha solo sei alunni in età scolare obbligatoria: quattro frequentano la scuola media; uno lo scuola elementare e un altro la materna. Per fortuna c’è l’azienda CRE che occupa nove giovani del paese.

Complimenti per il “Piano Neve!”. Sabato mattina, 30 Novembre, ci siamo svegliati con la neve in paese.
Cara Amarena, le due foto allegate, scattate in serata alle ore 18,00, dimostrano con quanta sollecitudine e accortezza sia stata spazzata la neve.