Abruzzo Interventi
15 Dicembre 2024, 07:53
Non ne fanno mai una giusta
Franco Zunino, Segretario generale AWI
Ma è mai possibile che in Abruzzo, Parco Nazionale compreso, non ne facciano mai una giusta; anche quando dovrebbe esserlo e se ne vorrebbe parlare bene: la mistificazione prevale sempre, tipico metodo giornalistico e politico, ma che lo facciano anche i tecnici e i cosiddetti “esperti”, bè vuole dire che viviamo veramente in un mondo sempre più alla rovescia!
Prendiamo il recente esempio del murale dedicato al povero orsetto Juan Carrito morto qualche anno fa a causa di investimento da parte di un automobile mentre stava attraversando una strada statale in cerca di tardivo cibo (avrebbe dovuto già essere in letargo!); ecco, tanto per dimostrare come il dio turismo (e quindi il dio soldo) domini sempre su tutto, qualcuno ha pensato di sfruttarne l’immagine dipingendo l’orso su una facciata dalla piccola stazione ferroviaria Carrito-Ortona (da cui il nome a suo tempo dato all’orsetto), a metà strada della linea Roma-Pescara.
Una bella iniziativa di immagine, che, comunque, rischia sempre di rivelarsi più un danno che un beneficio per l’orso, vista l’attrazione turistica che ne conseguirà: perché non è l’orso che ha bisogno di turismo (anzi, tutt’altro!) ma l’uomo. Ma lasciamo perdere, così va il mondo dice qualcuno. Ma perché mistificarne la figura dipingendo non già un cucciolone d’orso quale era Juan Carrito, ma un orso adulto? E, peggio ancora, perché inserirlo in una foresta di abeti, quando l’abete è specie non autoctona in Abruzzo, dove le foreste “dell’orso” sono di faggio? Peccato.
È una disinformazione, e non è mai una bella cosa che a disinformare siano le autorità, le quali avrebbero dovuto almeno informare i bravi pittori (perché non è credibile che dell’iniziativa le autorità del Parco Nazionale non sapessero nulla). L’arte è arte, ma perché dipingere un orso adulto più simile ad un orso del Trentino nel suo tipico habitat che non ad un orso d’Abruzzo nelle sue spettacolari faggete? È un’offesa a tutto l’Abruzzo, e non solo a Juan Carrito!