Scanno Tradizioni
15 Dicembre 2024, 07:41
Campane a Tarantella a Scanno
Roberto Nannarone
Le campane suonate a “tarantella”, tornano ad annunciare l’imminenza del Natale a Scanno.
La tradizione dell’annuncio che il Natale è vicino si ripeterà anche stasera. Le campane a ritmo della “tarantella”, il “suono a martello” intercalato con il suono a distesa di Maria, annunceranno, dopo la messa serale, che il giorno successivo inizierà la novena in preparazione del Santo Natale.
Commovente è il suono che si diffonde per tutto il territorio parrocchiale ed introduce all’atmosfera natalizia. Una tradizione che si ripete da anni, con numerosi giovani che, saliti sul campanile della Chiesa Madre, si cimenteranno, anche stasera, a tirare le funi delle campane come nei vecchi tempi.
A Sulmona, invece, “Caule e pesce”, il suono del “campanone” della chiesa dell’Annunziata dal 24 novembre annuncia ogni sera, alle 19.15 e per dieci minuti, il Natale vicino, fino alla Vigilia. “Caule e pesce” è un’antica tradizione sulmonese pare risalente ai primi anni del Novecento.
Questa viene dalla cantilena delle parole ripetute “caule e pesce”, che un tempo il sagrestano diceva a sé stesso quando suonava il campanone per annunciare l’imminenza delle festività natalizie.
Da questo aneddoto, che si riferiva al tipico pasto della vigilia natalizia, ha preso il nome la tradizionale melodia con il suo significato di gioia e di speranza. Il suono del campanile sembra riprodurre, in cantilena, cavoli e pesce, vale a dire il menù consacrato dalla tradizione gastronomica sulmonese, servito in ogni casa per la cena della sera della Vigilia di Natale.