Racconti di politica interiore

L’INCONSCIO TURISTICO

La carne umana non è una merce qualsiasi

Il Racconto che segue ha lo scopo di integrare, per quanto possibile, il quadro dei complessi avvenimenti svoltisi a Scanno nel periodo chiamato Belle Époque, e di cui, in parte, abbiamo già fatto cenno in queste pagine. Con il termine di Belle Époque (Epoca Bella – Bei tempi) si indica il periodo storico che va dall’ultimo ventennio dell’Ottocento all’inizio della Prima guerra mondiale.
L’espressione nacque in Francia alla fine dell’Ottocento e indicò un periodo di pace, di grande sviluppo economico e di fiducia nelle sorti della civiltà borghese europea, che sembrò a molti destinata a progredire sempre più, pacificamente, garantendo condizioni di generalizzato benessere. La Belle Époque si controbilancia con l’emigrazione, per lungo tempo intesa come valvola di sicurezza per la pace sociale e controllo demografico della popolazione.
“Bei tempi”, sì, ma per chi? Non certo per i contadini e i braccianti, specialmente del Mezzogiorno d’Italia. I quali si vedono costretti, da alcuni decenni ormai, a varcare l’Oceano per guadagnarsi un tozzo di pane, in cerca di fortuna.
È di loro che si parla in questo Racconto, centrato sulla discussione circa i danni (quali danni morali ed economici, disorganizzazione delle famiglie, ecc.) e i vantaggi (le rimesse, i risparmi inviati al paese di origine) dell’emigrazione interna o all’estero e circa l’analisi del complesso fenomeno della disoccupazione, potente interferenza dei fenomeni sociali…

Leggi tutto