SCANNO IN DUE MOSTRE FOTOGRAFICHE
CON IL COSTUME DELLE SUE DONNE

Oggi, 23 Novembre, ci sarà a San Donà di Piave il vernissage della mostra fotografica di Rosaria Bidoli dal titolo: “Nel cuore di Scanno”.
È in corso dal 28 Settembre a Rovigo la mostra: “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”. Si compone di circa 160 opere e di numerosi documenti, giornali, riviste, volumi. E’  scandita cronologicamente ed inizia con il primo viaggio italiano avvenuto all'inizio degli anni Trenta da un giovanissimo Cartier-Bresson (nato nel 1908), che aveva appena abbandonato definitivamente la pittura per la fotografia, in compagnia dell'amico André Pieyre de Mandiargues, giovane poeta e scrittore, e della sua compagna, la pittrice Leonor Fini. Da questo viaggio di piacere, il fotografo scatta alcune delle sue immagini più famose, tutte presenti nella sezione di apertura della mostra.
Il secondo viaggio, non meno significativo, avviene all'inizio degli anni Cinquanta e tocca l'Abruzzo e la Lucania. Nelle foto abruzzesi primeggia  Scanno, divenuta celebre proprio grazie agli scatti di Cartier-Bresson. Le sue foto, ammirate in prestigiose mostre internazionali, fanno parte della storia della fotografia e della nostra Scanno.
La locandina pubblicitaria riporta una delle più belle foto scattate a Scanno dal Maestro.
Rosaria Bidoli dedica interamente a Scanno l’esposizione degli scatti su “Ju Catenacce”, la storica rievocazione dell’antico corteo nuziale che avviene ogni anno il 14 Agosto, con le donne che indossano il costume festivo.
Nell’intervista fattale da Eleonora De Nardis, la Bidoli racconta di essere stata per la prima volta a Scanno nel 2016, e come è arrivata, una vecchia signora, con il fazzoletto nero in testa, il golfino nero e gli orecchini di fattura artigianale tipica abruzzese, era ferma fuori dall’uscio assieme ad altre donne più giovani.
Dice la Bidoli: “Mi sono fermata e ho chiesto se potevo farle delle foto. Lei ha fatto cenno di sì e poi guardandomi mi ha indicato il suo occhio, come dire: “prendi lì il fuoco”. Interessante questa anziana che molto probabilmente non ha visto il mondo, ma in qualche modo è il mondo che si è recato da lei e chissà, magari è stata ritratta in gioventù da qualcuno dei grandi fotografi sopra citati”.
Torna per due volte a Scanno nel 2024. «Nella prima - seguita - sono andata in cerca di vecchie signore, ma ormai sono rimaste solo quattro anziane e non escono più di casa. Allora mi sono soffermata sulla costruzione architettonica del paese e sono rimasta colpita dalle scale: le vie sono a scale, l’ingresso delle case non è sulla strada come di solito succede negli antichi borghi, ma sopra una rampa di scale, scale che formano quasi delle spirali e ricordano i mondi impossibili di Escher. Scale eternamente ascendenti ed eternamente discendenti, quasi un loop. A distanza di pochi giorni, precisamente il 14 agosto, mi sono nuovamente recata a Scanno. L’occasione è una festa tradizionale chiamata Ju Catenacce».
La sua mostra è tutta incentrate su questa manifestazione che rievoca l’antico corteo.
La mostra a Rovigo di Cartier-Bresson resterà aperta fino al 26 Gennaio 2025, mentre quella di Rosaria Bidoli potrà essere vista la prossima estate nell’auditorium Guido Calogero, nei giorni della V edizione dell’ormai consolidata rassegna letteraria di autrici Ju Buk Festival.