AIUTIAMO IL SINDACO DI VILLALAGO
SEGNALANDO SITUAZIONI
DI IMPATTO AMBIENTALE

Aia e fontanile del Lago Pio ed altro in una riserva che non conserva nulla

QUESTA RUBRICA è stata ideata per segnalare al sindaco di Villalago situazioni di impatto ambientale, che  “cozzano”, disturbano tutto ciò che sta intorno, riferendoci ad una sfumatura semantica in ambito ecologico, ma anche estetico.
Il 9 Maggio del 2019 segnalai la situazione in cui versava la riserva del Lago Pio. Scrissi: «Al Lago Pio, nell’arboreto, vicino alla Strada Difesa, c’è un piccolo terrazzo, rialzato di circa un metro dal piano terra, circoscritto da muri a secco. Il piano di calpestio mostra ancora la pavimentazione di pietra, ma molti sassi sono usciti dalla loro sede e tanti altri ricoperti dall’erba. E’ un’antica aia. Va dato il merito a chi ha progettato la “sistemazione” di tutta l’area del Lago Pio, per non averla distrutta, lasciandola quale testimonianza di un’architettura agricola del passato (...) Quell’aia va ripulita dalle erbacce, vanno rimesse in sede le pietre, tolto quel che resta dei bancali. Anche il fontanile lì vicino ha bisogno di verniciatura e di essere presentato con un rubinetto. Il sentiero che porta al laghetto non è più un viale, perché qualcuno ha trascurato di innaffiare le pianticelle dopo la loro piantumazione» .
Arrivò subito la risposta del direttore della riserva, dott. Patrizio Schiazza, che pubblicai il giorno seguente, nella pagina del 10 Maggio. Tralasciando la sua inopportuna “verve” ironica nei miei confronti, egli promise quanta segue: ,,, desidero tranquillizzare la preoccupata cittadinanza e rimuovere l’inorridiménto degli operatori culturali: l’aia sarà recuperata e l’intero Lago Pio avrà fra breve nuova sistemazione.  
Venerdì mattina,15 Novembre 2024, sono tornato al Lago Pio. Mi sono soffermato a fotografare i cervi che vi sostavano e poi sono andato a vedere se era stata sistemata l’aia.

Gentile sindaco, dopo cinque anni dalla promessa del dott. Patrizio Schiazza , l’aia e il fontanile sono allo stato del 9 Maggio del 2019. Evidentemente per il dott. Schiazza il tempo, come sostengono alcuni filosofi, non esiste oggettivamente, ma solo in base alle nostre relazioni, ai nostri interessi.
“Noi stiamo (tutta la redazione) con Villalago” e per questo la preghiamo di intervenire, dato che sta facendo una campagna contro il degrado. Lei sa meglio di noi che il nostro paese è sorto all’ombra dei Monasteri Benedettini. La locuzione “Ora et labora” fu una regola non solo per i monaci, ma anche per la comunità laica fin quando non ci fu un risveglio comunale. Quel poco che conserva è legato alla cultura contadina, che merita di essere conservata e valorizzata.
Le feci presente a suo tempo che per il PNRR sarebbe stato opportuno presentare un progetto per il recupero di tutta l’area (Porto compreso), dove sono i muretti a secco, patrimonio dell’Unesco, e i ricoveri in pietra, per recuperare e mostrare una vasta area di archeologia contadina.

Il testo è “sic et sempliciter” identico a quello del 2019. E’ stato solo aggiornato. E sono cinque anni che esprimo, quale cittadino di Villalago, le stesse lamentele, che puntualmente vengono inascoltate. Eppure lei sindaco, nella passata compagna elettorale amministrativa, invitò i cittadini a riferire quello che non andava nel paese. Le ho dato ascolto e le feci presente di nuovo la situazione della Riserva.
L’amore per il proprio paese significa  non avere remore a denunciare quello che va denunciato, altrimenti, come ha scritto qualcuna, si è veramente cittadini “ignavi di tutto”.
“Vi sono momenti in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo” O. F.