Il Lunedì del direttore

Ad Amarena, mia concittadina e confidente
IL FOLIAGE AL LAGO DI SCANNO

Cara Amarena, sai, è bello in questi giorni andare al Lago del Cuore. Tutt’intorno è uno sfolgorio di colori, resi vivaci dalla luce del sole.
Gli alberi si stanno spogliando delle loro foglie, che hanno abbandonato il “verde foglia”, per assumere la colorazione autunnale. Li aiuta il vento che le prende e le porta lontano. Con lo sguardo ne seguo una e facendo eco a Giacomo Leopardi le chiedo: “Povera foglia frale, dove vai tu?” Non va lontano. Si lascia cadere sui prati del lago per formare insieme alle altre un tappeto di foglie.
Le montagne che fanno da cornice al lago lo rendono fiabesco, con una tavolozza di gialli, rossi, marroni, che creano una pittura naturale, con al centro il Lago del Cuore, che si tinge di colori riflessi.
È questo il periodo del silenzio, della meditazione, della solitudine. Non si possono che trovare in questa nostra valle, ora che sono terminate le grida dei numerosi visitatori e il continuo rumore delle macchine. Il foliage ci avvicina alla natura, e fa bene al nostro spirito, che ha bisogno di questo contatto che ci rende liberi dalla quotidianità.
Le ore di luce sono sempre di meno e i raggi cadenti con ombre lunghe danno ancor più bellezza allo spettacolo autunnale, perché disegnano nettamente chiaro e scuro.
Il vento quando soffia con più forza rende la caduta delle foglie simile a quella dei petali dei fiori che a primavera lasciano gli alberi.
Questo è anche il periodo ancor più ricco di emozioni se risaliamo il “Sentiero del cuore”, che si addentra nel bosco, per arrivare a vedere il “Cuore” del lago di Scanno.
Cara Amarena, tu conosci tutto questo, perché tante volte sei scesa dai tuoi monti per essere in questi luoghi, che sicuramente ti sembravano il Paradiso Terrestre.