Luna Rossa: ecco come i sovietici cercarono di conquistare lo Spazio

Tutti ricordano lo sbarco sulla Luna degli americani, ma quanti sanno che quei primi passi, in realtà, potevano invece essere di un cosmonauta russo? A raccontarci una storia affascinante, ricca di aneddoti e di riferimenti storici, è il podcast “Luna Rossa – La conquista sovietica dello spazio”, scritto e narrato dall’astrofisico Massimo Capaccioli e prodotto dal Gran Sasso Science Institute dell’Aquila insieme all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Dall’antico sogno di volare sulla Luna, reso credibile a metà dell’Ottocento dagli scrittori di fantascienza, agli avanzamenti tecnologici imposti dal secondo conflitto mondiale, un terreno su cui la Germania nazista primeggiò grazie soprattutto a un prepotente sviluppo del settore missilistico – strumento di guerra, ma anche propedeutico alla scalata dello Spazio. E poi ancora dallo Sputnik, il primo satellite mandato in orbita non dagli americani, ma dall’Unione sovietica, al capolavoro “rosso” con il primo volo di un cosmonauta, Jurii Gagarin, fino alla prima passeggiata spaziale. Massimo Capaccioli, scienziato dell’INAF di fama internazionale e appassionato divulgatore, in sei puntate guiderà l’ascoltatore in un viaggio tanto affascinante quanto ancora poco conosciuto. Fu appunto la Russia, il grande nemico degli USA in quella che si delineava come una silente ma non meno pericolosa guerra, il Paese più vicino all’allunaggio, per un decennio alla testa di quell’insolita competizione per la scalata del cielo sulla quale le due nazioni avevano trasferito un rischioso confronto muscolare. L’epilogo è noto: furono gli americani a tagliare per primi il filo di lana, il 20 luglio 1969, piantando la bandiera a stelle e strisce sul suolo lunare. Ma la Russia era stata a lungo la prima della classe, grazie a uomini di genio, a giovani coraggiosi e ad una ventata di genuino patriottismo.

“Luna Rossa – La conquista sovietica dello spazio”, già un libro edito da Carocci nel 2019 tradotto poi anche in inglese e in russo, da oggi è quindi anche un podcast. Creato da Massimo Capaccioli, con la cura editoriale di Carmelo Evoli, Luna Rossa è prodotto dal GSSI - Gran Sasso Science Institute dell’Aquila in collaborazione con l’INAF, con le musiche originali e la regia della casa di produzione Indiehub.