Castrovalva Libri
21 Ottobre 2024, 04:55
Il nuovo romanzo in libreria
Federico Mastrodomenico, "Le Ombre della Luce"
Inseguir lo Sfuggente Futuro
Redazione
Sia avvolti dal gradualmente incupentesi crepuscolo che allietati dalla recentemente conclusa Seconda Guerra Mondiale, i due protagonisti dialogano commentando le lettere spedite da Francesco Leopardi; irradiate dal camino riscaldante l’affumicata casa in cui l’introverso Federico istruisce il dodicenne Luca, esse illustrano la maturazione psicologica dell’incerto adolescente Francesco evolvente migliorando anche linguisticamente. Questo vate castrese, quarantacinquenne, attraversa gli Appennini e l’Atlantico. In molte delle sue prime missive, Leopardi racconta i fatti maggiormente importanti della storia di Castrovalva; in quelle successive, egli cessa di nominare i personaggi. Servendosi pure dei riferimenti mitologici, Francesco vive descrivendo le devastazioni di tale guerra risparmianti il suo medievale borgo natio; sembra perciò che lui sia mai voluto evadere completamente da esso.
Nipote del filosofante scrittore coevo dell’asperger Leopardi, l’autistico Luca ascolta suo zio che legge queste epistole narranti i trent’anni che vanno dal 1914 al 1945. Le idilliche vicende di Castrovalva si inseriscono nel mesto scenario nazionale, contraddistinto dalla riecheggiante “grande guerra” seguita dal fascismo sfociante nel catastrofico conflitto planetario.
Sottogeneri vari, anche in tal romanzo di formazione, si amalgamano esibendo l’asperger geniale. Sia l’introspezione psicologica che la riproduzione veristica degli ambienti, mostra autistici comportamenti atti al raggiungimento di uno sfuggente futuro; poco umoristico, l’autore si esime dal redigere un altro trattato lirico di neuropsicologia concernente la sindrome di Asperger. Identificandosi con il sommo vate recanatese, Mastrodomenico speFederico Mastrodomenico nasce a Castrovalva (frazione di Anversa degli Abruzzi), nel febbraio sicuramente gelido del 1969; il suo asperger ha subito ostacolato l’esistenza di lui, procrastinando le prime parole pronunciate da chi avrebbe poi scritto libri molto importanti. A quattro anni, Federico comincia a parlare; poco dopo tempo, le testate di lui compromettono irrimediabilmente la sua comunicazione non verbale. Non capito quindi da molti insegnanti, Mastrodomenico consegue brillantemente la maturità scientifica; lui non riesce però a laurearsi in ingegneria. Venticinque anni di depressione lieve, colmati da saltuari lavori manuali, dividono lo studente fallito e l’autore oggi pluripremiato. La stesura di “Essere Sé Stesso”, psicologico saggio filosofico, viene preceduta da un approfondito studio autodidattico della neuropsicologia. Prima di navigare in Internet, Federico si impegna suonando assiduamente il pianoforte; lui impara però bene soltanto la musica. Dalla primavera del 2012, fino all’estate del 2016, lui scrive tutti i suoi libri che ha poi revisionato pubblicizzando quelli precedenti.
Sia l’attenuatasi smania di romanzare nozioni scientifiche, sia l’affinato talento letterario, sembra non aver ridotto i tempi di stesura necessari per comporre “I Riverberi della Memoria” e “Il Mondo Perduto”. Iniziando da “Essere Sé Stesso”, saggio scritto quasi di getto, Mastrodomenico si è gradualmente migliorato stendendo “I Colori dell’Esistenza” e ha infine minuziosamente revisionato “Le Ombre della Luce”. Gli ottimizzati schemi grammaticali, nell’innovativa scritto-pittura velocizzata dalla fantasia autistica, continuano a essere così costituiti: incisi che assumono sovente un valore metaforico e restanti virgole demarcanti sezioni di frase. Queste porzioni rappresentano ciò: soggetto composito, modo, tempo, luogo, riferimenti a univoci vocaboli precedenti.
rimenta sentimenti inesplorabili.
Federico Mastrodomenico nasce a Castrovalva (frazione di Anversa degli Abruzzi), nel febbraio sicuramente gelido del 1969; il suo asperger ha subito ostacolato l’esistenza di lui, procrastinando le prime parole pronunciate da chi avrebbe poi scritto libri molto importanti. A quattro anni, Federico comincia a parlare; poco dopo tempo, le testate di lui compromettono irrimediabilmente la sua comunicazione non verbale. Non capito quindi da molti insegnanti, Mastrodomenico consegue brillantemente la maturità scientifica; lui non riesce però a laurearsi in ingegneria. Venticinque anni di depressione lieve, colmati da saltuari lavori manuali, dividono lo studente fallito e l’autore oggi pluripremiato. La stesura di “Essere Sé Stesso”, psicologico saggio filosofico, viene preceduta da un approfondito studio autodidattico della neuropsicologia. Prima di navigare in Internet, Federico si impegna suonando assiduamente il pianoforte; lui impara però bene soltanto la musica. Dalla primavera del 2012, fino all’estate del 2016, lui scrive tutti i suoi libri che ha poi revisionato pubblicizzando quelli precedenti.
Sia l’attenuatasi smania di romanzare nozioni scientifiche, sia l’affinato talento letterario, sembra non aver ridotto i tempi di stesura necessari per comporre “I Riverberi della Memoria” e “Il Mondo Perduto”. Iniziando da “Essere Sé Stesso”, saggio scritto quasi di getto, Mastrodomenico si è gradualmente migliorato stendendo “I Colori dell’Esistenza” e ha infine minuziosamente revisionato “Le Ombre della Luce”. Gli ottimizzati schemi grammaticali, nell’innovativa scritto-pittura velocizzata dalla fantasia autistica, continuano a essere così costituiti: incisi che assumono sovente un valore metaforico e restanti virgole demarcanti sezioni di frase. Queste porzioni rappresentano ciò: soggetto composito, modo, tempo, luogo, riferimenti a univoci vocaboli precedenti.