La giornata delle donne rurali

ad Anversa degli Abruzzi

Si è svolta sabato 12 Ottobre, a cominciare dalle ore 10,00, la “Giornata delle donne rurali” ad Anversa degli Abruzzi nella Piazza Belprato, allestita con stand con i prodotti della Terra, ma anche con libri e lavori artigianali. Una piazza festosa, dove i bimbi erano impegnati in lavori didattici. A renderla più allegra ci ha pensato la bella giornata, calda e assolata.
L’evento è stato promosso dalla locale associazione “Donne rurali”, che è nata ad Anversa meno di un anno fa e si compone di nove donne con provenienze e competenze diverse, ma con un unico scopo: creare un progetto di cura per il territorio montano del loro paese.
Manuela Cozzi, fondatrice e presidente dell’associazione, ci ha detto che quella è la prima uscita dell’associazione “Donne Rurali”, quale strumento importante per animare il borgo di Anversa, in cui tutte quante, sebbene di provenienza diversa, credono che contesti di questo tipo abbiano delle potenzialità ancora inespresse e che, quindi, vadano aiutate ad emergere con la sinergia tra pubblico e privato. Insieme devono cominciare a cambiare la prospettiva di progettare il futuro dei nostri territori, dando occasioni di sviluppo alle varie progettualità.
Alla nostra domanda se le donne sono tutte rurali, Manuela così ci ha risposto:
Sono donne rurali perché hanno fatto la scelta di vivere in questo contesto, perché hanno scelto di appropriarsi dei suoi valori, come la sicurezza sociale che si respira nei nostri territori. C’è un autore francese che nel suo libro “Elogio del lusso” sostiene che il lusso fino a qualche tempo fa era tutto quello che potevi monetizzare; oggi, invece, il lusso è tutto ciò che non puoi comprare: l’aria buona, l’acqua pulita, il silenzio, la sicurezza sociale. A Firenze, nella mia casa, sono arrivati quattro volte i ladri. Qui ad Anversa non ho le chiavi di casa ed è sempre aperta di giorno e di notte.
- Le prossime uscite?
Stiamo già scrivendo il progetto per i prossimi anni, che prevede oltre alla cura del territorio, la rimessa a coltura dei terreni, gli orti sociali, il recupero degli oliveti, la creazione di microservizi, di microeconomie che possano garantire l’occupazione. Tutte noi facciamo anche altre attività, però le mettiamo insieme per sviluppare nuove progettualità.

Alle ore 10,30 è iniziato, in un angolo protetto della piazza il convegno: “La cura del territorio montano, fra passato e futuro”. A portare i saluti dell’amministrazione è stata la Consigliera comunale Maria Bambina Federico, che ha rivolto un saluto al sindaco, Gianni Di Cesare, e ha ricordato Marisa Del Rosso, per le sue attività e per la costituzione di un museo storico-artistico.
A introdurre il convegno è stata la vicepresidente dell’associazione, Elisabetta Naborri. Sono poi intervenuti, sia a portare la loro esperienza, sia con le loro riflessioni: Raffaele Sparlano, Montagne in Movimento e Progetto NEO; Sabrina Ciancone, Sindaco del Comune di Fontecchio; Alessio Di Giulio, Foresta Modello Valle dell'Aterno; Anna Lisa Cantelmi, Azienda Agricola Erbe e Terra; Francesca Santacroce, Associazione Culturale L'Officina del Vento; Filomena Spagnoli Societa' Cooperativa Il Bosso; Eloisa Ferrone, GlobuliGreen ETS-ONLUS

L’intervento della Vicepresidente dell’Associazione “Donne Rurali”.

Questo e’ il primo evento dell’Associazione Donne Rurali, organizzato con il patrocinio del Comune di Anversa. Siamo felici di ritrovarci qui a festeggiarlo con voi a solo un anno da quando abbiamo deciso di intraprendere questa avventura insieme. Circa un anno fa’, io, Alisia, Manuela, Lidia, Benedetta, Federica, Viola, Tiziana e Viviana ci siamo trovate nelle nostre convergenze e nelle nostre differenze e da allora abbiamo trattato il nostro incontro come un mistero da esplorare, che cosa abbiamo da creare insieme, come possiamo aiutarci a crescere, che cosa abbiamo da imparare una dall’altra e, soprattutto, cosa abbiamo da dare a questo territorio. Per una di noi questo territorio e’ il territorio di nascita, per alcune di noi e’ il territorio che ha accolto nella necessita’ di abbandonare la terra di origine, per alcune un territorio dei nostri antenati e per altre e’ un territorio scelto in risposta a un richiamo e una sensazione di profonda appartenenza. I nostri punti di partenza sono diversi ma il punto di convergenza e’ il desiderio di rispondere a questo nostro essere state accolte da questa terra nella maniera piu’ rispettosa del nostro sentire individuale e collettivo.
Quando abbiamo scelto il tema della cura per questa giornata lo abbiamo fatto perche’ abbiamo sentito che era questa terra che voleva raccontarsi in quella energia femminile che appartiene a uomini e donne che e’ capace di ascolto profondo, di accoglienza e di rispetto dei ritmi naturali e delle stagioni. Nella cura e’ piu’ naturale convergere. Le menti si calmano, gli ego individuali si ridimensionano e un ascolto reale di cio’ che un territorio chiede e’ possibile.
Se diamo uno sguardo sul mondo in questo giorno in America Latina si ricorda quando Colombo e’ approdato generando quello che alcuni descrivono romanticamente come ‘l’incontro tra i due mondi’ che come sappiamo tutto e’ stato meno che una storia di cura e accoglienza. Di questo evento oggi la popolazione latinoamericana ne riconosce la complessita’ cosi come le opportunita' che questo incontro ha generato come una grande ricchezza e diversita’ culturale.
Cio’ che ci piacerebbe cogliere di tutto questo e portare qui ad Anversa oggi e’ la possibilita’ di convergere nella cura anche quando le esperienze sono diverse, persino quando nonostante si parla la stessa lingua non ci si comprende. Anche l’aspetto ombra a noi interessa molto, di quanta non-cura siamo capaci, di quanto e’ difficile a volte accogliere e incontrare ‘l’altro’, di quanta distruzione siamo capaci come specie umana non solo del territorio ma delle relazioni e di noi stessi.
Oggi festeggiamo anche la giornata internazionale delle donne rurali e vogliamo onorare con voi le donne che si fanno portavoce della terra e che conoscono i ritmi delle stagioni e in senso piu’ ampio le donne e gli uomini che portano cura, attenzione e amore a questo territorio, esempi viventi di come passare attraverso le proprie ombre sia necessario per riuscire a incontrare l’altro e ri-conoscersi.
Siamo felici di accogliere tutti voi – produttori, relatori e partecipanti – qui oggi perche’ sappiamo quanto valore avete portato e con quanta passione vi siete dedicati alla cura delle aree montane abruzzesi. Ci auguriamo che oggi sia per voi un’occasione per nutrirvi delle esperienze, delle visioni e della saggezza che altri come voi hanno maturato.

Accogliervi qui per noi e’ molto nutriente. Grazie per essere qui. Grazie all’Amministrazione Comunale per aver lavorato con noi per la riuscita di questo evento e per averci guidato il piu’ possibile nella preparazione.