CON LA BCC ROMA IN NAVIGAZIONE SULLA MSC ARMONIA
NEL MARE ADRIATICO E NEL MARE DI ULISSE
Settimo giorno: 3 Luglio 2014
Il fiordo e la città di Kotor

Come di consueto mi alzo al sorgere del sole. Questa mattina sono un po’ più ansioso, perché non voglio perdermi l’entrata della nave nel meraviglioso fiordo di Kotor (Cattaro in italiano). Mi sfuggì la prima volta, perché non mi ero preparato all’evento. Questa volta sono deciso a seguire la nave dalle  Bocche fino al golfo di Kotor. Vado subito a fare colazione al self-service. C’è già gente, ma non tanta. Velocemente riempio una tazza di caffè e latte e prendo un cornetto, senza lasciarmi tentare dagli affettati con tutto il resto.
Pochi minuti per trangugiare il caffellatte e il cornetto e poi a poppa del ponte otto. La nave ha già abbandonato le coste dell’Albania ed è nel Montenegro. Dalla scia mi accorgo che sta iniziando la manovra di viraggio a destra, disegnando nell’acqua un ampio semicerchio. In lontananza si incomincia lentamente a scorgere “la bella bocca del Mediterraneo”, che si apre al sorriso, illuminata dal sole, delimitata dai due promontori di Vittaglina  e della Punta d'Ostro. Il fiordo è lungo 28 chilometri, terminando al golfo di Kotor. E’ in assoluto il più bello del “Mare Nostrum”. La nave si ferma al Golfo di Tivat per imbarcare il pilota per la navigazione assistita e poi riprende lentamente a navigare, con un moto ondoso minimo. E’ in ritardo di circa un’ora sull’arrivo previsto. Intanto sul ponte otto arriva altra gente. C’è anche mia moglie e insieme ci allietiamo del bel paesaggio che si fa sempre vario, con i paesi rivieraschi e con le montagne montenegrine che scendono a picco. Il mare si restringe quasi a sembrare un lago nello “Stretto di Verige” e poi di nuovo si riallarga, mostrando le due isolette di San Giorgio, dove c’è un'abbazia benedettina del 1166, e della Madonna dello Scalpello, di fronte a Perasto. Siamo dopo circa un’ora al golfo di Kotor. La città si vede in lontananza. La nave si ferma e getta l’ancora. Lo sbarco avverrà con le lance.
Ci prepariamo. Prendiamo l’essenziale e andiamo al ponte cinque, dove si formano i vari gruppi. Quando tocca a noi scendiamo al ponte quattro. Controllo dei documenti, e poi sulla lancia che nel giro di cinque minuti ci sbarca al molo vicino al centro città.
Conoscendola già, iniziamo la visita senza la guida. L’interesse è per il centro storico, per la cittadella medioevale fortificata. Il resto della città ha le caratteristiche di un luogo di mare, con ristoranti, alberghi e palazzi moderni.
Entriamo dalla porta principale. Sento una forte emozione nel rivedere quelle antiche vestigia che parlano soprattutto del periodo in cui Kotor era sotto il dominio veneziano. Con Antonietta percorro in lungo e in largo la cittadella, con le sue viuzze, le sue piazzette, le sue chiese, i suoi monumenti, patrimonio dell’Unesco. Poi usciamo dalla porta laterale e procediamo lungo le bancarelle del mercato,di oggetti vari, ma soprattutto di frutta,fra cui fanno spicco grosse e invitanti ciliegie. .
Alle ore 12,00 riprendiamo la lancia per tornare sulla MSC Armonia, che riprende la navigazione inversa alle ore 14,00. Dopo le Bocche di Kotor, punta verso Venezia, dove dovrebbe arrivare per le ore 10 del giorno successivo.
Nel pomeriggio, al Teatro La Fenice, il presidente della BCC, Francesco Liberati, e i direttori di zona incontrano i soci, per un saluto ai croceristi e per una sintesi dell’attività della banca cooperativa.
A cena, serata di gala e saluto da parte del personale di sala, con i colori della bandiera italiana dappertutto. Viene cantato l’Inno di Mameli, i camerieri sfilano mostrando torte tricolori, poi gustate insieme allo spumante.
Al termine andiamo a teatro. Ultima passeggiata per il ponte sei e poi in cabina a preparare le valigie, da lasciare in corridoio per essere prelevate durante la notte.
Domani di nuovo a Venezia.